LEI HA UN NUOVO AMORE
te, a Strasburgo, sarà sul banco degli imputati lo Stato italiano accusato di un processo iniquo contro Amanda Knox. La Corte europea che tutela i diritti dell’uomo ha ritenuto valido e ha accolto il ricorso inoltrato da Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova, difensori di Amanda, e ha comunicato al governo italiano che dovrà fornire le prove per discolparsi. A questo processo Amanda si presenterà forte di due sentenze. La prima della Cassazione, che il 1° aprile 2008 dichiarò che il suo interrogatorio in questura era nullo. E proprio questa violazione dei diritti di Amanda è costata a Giuliano Mignini, pur difeso da Piercamillo Davigo, un provvedimento di censura del Csm. La seconda sentenza è quella del Tribunale di Firenze, mai appellata e quindi definitiva, che ha assolto Amanda dalla calunnia contro la Polizia. Sempre il Csm dovrà decidere sull’esposto presentato contro il Pm perugino da Luca Maori, difensore di Sollecito, che dopo aver criticato, in una intervista a
Amanda Knox con il fidanzato, lo scrittore Christopher Robinson: stanno insieme da febbraio.
Umbria 24, la conduzione dell’inchiesta di Perugia è stato denunciato da Mignini. Una denuncia pesante nella quale il magistrato sostiene che l’avvocato, al processo di secondo grado, aveva circuito e subornato Carla Vecchiotti e Stefano Conti, i due periti d’ufficio nominati dalla Corte. Nel processo in corso a Firenze il Pm ha chiesto l’archiviazione per l’avvocato Maori che, nel frattempo, si è rivolto al Csm con un esposto contro Mignini. I veleni debordano e intanto Raffaele ha presentato due esposti contro lo Stato e contro la Rai. Nel primo chiede 500 mila euro di danni per i 4 anni di ingiusta detenzione. Nel secondo chiede alla Rai i danni per l’intervista di Franca Leosini nella quale Rudy Guede, annunciando la domanda di revisione del suo processo, ha insinuato che gli assassini di Meredith siano stati Amanda e Raffaele. Guede ha avuto a disposizione tre processi per poterlo dimostrare, ma quei nomi allora non li fece mai.