ANCHE LA D’AMICO COMPRA DAI CINESI PER RISPARMIARE Attenta Ilaria, qui non ti danno lo scontrino!
LA COMPAGNA DI GIGI BUFFON FA ACQUISTI NELLA CHINATOWN MILANESE MA NON POTREBBE: SONO NEGOZI ALL’ INGROSSO, NON RISPETTANO LA LEGGE E CI SONO ANCHE RISCHI PER LA SALUTE. UN ESPERTO SPIEGA PERCHÉ COMPRARE LÌ CI DANNEGGIA
Fasciata in tubini impeccabili in tv o in jeans mentre porta i suoi figli al parco, Ilaria D’Amico riesce sempre a essere un modello di eleganza. Da queste foto, scattate nel cuore della Chinatown milanese, scopriamo che quel mix perfetto è frutto della più invidiabile delle abilità, quella di riuscire a mettere in armonioso equilibrio i capi griffati e quelli a buon mercato. Nell’arco di un pomeriggio, prima di andare a provare cappellini da cerimonia firmati, Ila- ria fa shopping di pochette e borsette in un negozio di pelletteria cinese. In cui, però, non potrebbe fare acquisti.
UNA PERICOLOSA COMPLICITÀ
Incuriositi da queste foto, infatti, abbiamo individuato il negozio scelto da Ilaria e abbiamo fatto acquisti anche noi, scoprendo che si tratta, in realtà, di un ingrosso, che non potrebbe vendere al dettaglio e a privati, ma solo ad altri negozianti. Non solo: il negozio in questione non accetta pagamenti se non in contanti, perché non rilascia scontrini. Insomma, acquistando una pochette ci siamo resi complici di un’evasione fiscale. Proprio come la D’Amico. «Il fenomeno di grossisti che vendono pelletteria al dettaglio è recente ed è figlio della crisi: ci sono meno negozianti che acquistano, quindi i grossisti iniziano a vendere ai privati», dice Paolo Zoboli, da 43 anni commerciante e produttore di pelletteria a Milano e membro di Federmoda Pelletteria, associata a Confcommercio Milano.