Oggi

LINO GUANCIALE, IL PIÙ AMATO DALLE ITALIANE « Ho i denti storti, ma sono un sex symbol »

OGGI È LUI L’ATTORE PIÙ RICHIESTO DA TV E CINEMA. AL PUNTO CHE SI È PERMESSO DI RIFIUTARE «MI AVREBBE LEGATO TROPPO», CI SPIEGA. RITRATTO DI UN RUBACUORI CON QUALCHE IMPERFEZIO­NE. E UNA GRAN VOGLIA DI FARE IL PAPÀ

- DON MATTEO: Roma, novembre dal nostro inviato Alessandro Penna

Non poteva scegliersi un nome d’arte? Lino Guanciale è un tale disastro… «Mi dissero la stessa cosa al mio primo casting, qui a Roma. E sa come reagii?». No. «Mi alzai e me ne andai». Sono passati 15 anni da quel provino teatrale e Lino Guanciale ha imparato, tra le altre arti, anche quella di abbozzare: apre il famoso sorriso e resta seduto nel dehors di un bar di piazza Repubblica. D’altronde, la vita gli fa la ola. Il Paese è diviso su tutto - referendum, migranti, se faccia meglio lo zenzero o la curcuma - e pare d’accordo solo su un punto: nessuno, meglio di lui, incarna il seduttore ci- fiction che tocca, da Non dirlo al mio capo all’Allieva, diventa oro sul bilancino dell’Auditel. Ma come fa? È bravo a scegliere oppure ormai è lei che trascina al successo una serie tv? «Forse entrambe le cose. Il pubblico si è affezionat­o, ma ho avuto fortuna di incappare in progetti di qualità». Tornando al nome: perché non lo cambia? «Perché così si chiamava mio nonno. Perché Lino è originale: non è un diminutivo, è proprio il mio nome. C’era pure l’onomastico, il 23 settembre, ma è stato sfrattato da Padre Pio». Ammetterà che non l’ha aiutata. «Prima di sfondare, quando mi cercavo su Google venivano fuori negozi di cuscini o rivendite di sementi ( semi di lino, ndr). E ricettari: ma ci va il guanciale o no, nella carbonara?». Ripeta con me: G- a- b- r- i- e- l -G-a-r-k-o. Non sente come suona torbido, misterioso? «Io non ambisco alla torbidezza di Gabriel. Mi trovo comodo con un nome che riflette bene l’ironia con cui cerco di prendere tutto. Anche l’attuale fase “sexsymboli­stica”». Le dà fastidio questa fase? «Macché. Mi auguro che duri, perché è divertente e pure utile. Non è stata un obiettivo, però». Qualcuno l’ha definita «il figo della porta accanto». «Mi piace. Anche perché sono pieno di difetti: guardi che denti ( spalanca la bocca e mostra una giostra irregolare di canini e molari, ndr)».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy