Rischiatutto Parla la vincitrice della seconda puntata
«NON MI INTERESSA LA POPOLARITÀ, MI SERVE UNA MACCHINA», DICE LA TATUATRICE, CHE È NATA CON LA SPINA BIFIDA. INTANTO, STUDIA (ANCHE PANARIELLO) E CREA BAMBOLE
Alla fine ce l’ha fatta. Alicia Ambrosini, 41 anni, milanese, tatuatrice e decoratrice, ha vinto la seconda puntata di Rischiatutto. La campionessa, che si presenta sulla storia della pittrice messicana Frida Kahlo, con un colpo di scena nello spareggio finale ha battuto il campione in carica Stefano Orofino e lo sfidante Matteo Orsenigo. «In questi giorni sto studiando, ma senza ansia», dice Alicia mentre i suoi due chihuahua, Paolo Poli e Wanda - sì, si chiamano come l’attore scomparso lo scorso marzo e come la diva Osiris - giocano come sempre. «Mi sono dedicata per lo più alla materia vivente Giorgio Panariello. Sapevo un po’ poco di lui», ammette. Il marito G.P., che si fa chiamare così e fa piercing, la supporta. «E mi sopporta», dice col sorriso Alicia. Ha lo sguardo luminoso, sotto il rosa dei capelli. « A me non interessa diventare un personaggio. Anzi, questa settimana, dopo la vittoria, non sono mai uscita di casa. Vorrei vincere un po’ di soldi per comprarmi la macchina». Alicia Ambrosini è sulla sedia a rotelle per una malattia congenita, la spina bifida. «Ho camminato solo un po’ da piccola. Un’auto mi farebbe comodo, anche se a Milano i mezzi pubblici funzionano», spiega con parole quiete. Di sicuro, le difficoltà e le sofferenze non sono mancate, ma parlando con lei si coglie un senso di tregua e di pace. Confortato dalle sue passioni. Per Frida Kahlo e per le bambole. «Le realizzo ispirandomi proprio alla pittrice», dice. E alle sue “creature” ha dedicato una bella pagina Facebook, Alicia Mamau Dolls.