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«PER SCRIVERE CANZONI SONO SCAPPATO DI CASA A 18 ANNI»

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Un cembalo diventa una corona sulla testa di Max Gazzè, 49 anni. «Sono scappato di casa a 18 anni», dice. «I miei erano separati, mio padre e i suoi amici non mi

note. Lo spartito per me è un quadro geometrico. Il mio approccio istintivo con la musica è stato legato a una forma di pittura nella musica che io identifica­vo nei colori che provenivan­o dal pianoforte di mio cugino. Abitava al piano di sopra. Quando faceva lezione mi mettevo nella stanza sottostant­e e l’ascoltavo. Quando poi sono andato io a lezione di pianoforte, la mia maestra, una signora anziana, si accorse per caso che non sapevo leggere». Come l’ha scoperto? «Stavamo facendo un saggio, suonando a quattro mani e gli spartiti caddero per terra e mentre lei si inchinava a tirarli su io ho continuato a suonare.

avrebbero mai accettato come musicista. Andai a Londra, suonai ovunque, in Francia, in Belgio. Poi mi misi a dipingere e tornai a Roma come pittore».

Suonavo a orecchio. Potevo sembrare un piccolo genio, ma ai miei tempi essere dislessico ti faceva andare dietro la lavagna, ero l’asino». Quanto è importante per te la famiglia? «È un riferiment­o importante per me. La separazion­e da mia moglie, avvenuta nel 2010 con una bambina di 5 anni, l’altra di 7 e un bambino di 12, è stata dura perché l’ho vissuta come una sconfitta, venendo da una famiglia di separati. Mia moglie se n’è andata di casa con i bambini. Per una serie di motivi ho fatto degli errori io, e sicurament­e non ho colto dei segnali che hanno portato poi lei a fare delle scelte così drastiche. Un consiglio che do agli uomini: non date mai per scontata la presenza di una donna. Trovate sempre il modo di alimentare la relazione, nonostante penso sia più difficile stare insieme che separarsi. Però quando hai una famiglia bisogna trovare il modo di non separarsi. Siamo stati bravi in questi anni con mia moglie a non trasformar­e una situazione già di per sé drammatica in qualcosa di disastroso. Siamo, comunque, tutt’oggi una famiglia. Io ho una figlia con un’altra donna e sto per avere un altro figlio con lei. Nasce adesso, a novembre. Il quinto. Cinque figli: molto rock and roll ( ride, ndr). In fondo Mick Jagger ne ha sette!»

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