IL DRAMMA DI GIANLUCA GRIGNANI I miei figli mi hanno salvato dall’abisso
«HO SOFFERTO MOLTO, MI SENTIVO SOLO E STAVO ROTOLANDO », RIVELA. «LORO MI HANNO RESO MIGLIORE. E ORA MIA MOGLIE È PIÙ SERENA»
Èsulla difensiva quando lo incontriamo due giorni dopo che ha interrotto bruscamente un concerto a Borgetto ( Palermo). Tutti parlano di lui come il solito Grignani: facile ai colpi di testa, irascibile, incontrollabile, irrisolto. Alla prima innocente domanda sulla sua carriera, vuole mandare all’aria l’intervista: «Sempre le solite domande noiose e scontate! Mi annoiano le interviste». E allora di che cosa vuole parlare? «Non sono l’ultima rockstar. Io non comprendo la mitologia che circonda le rockstar. Che non esistono. Certo, mi piace che la gente apprezzi la mia musica e che mi riconosca, ma non mi voglio dimenticare chi sono». Uno che sta bene con se stesso? «È una lotta continua! Ma questo è il momento musicale più bello. Sono libero come non lo sono mai stato. Ho un album, Una strada in mezzo al cielo, che va molto bene e non vedo l’ora di salire sul palco. Per i vent’anni di carriera sto organizzando due live, a Roma e a Milano dal titolo Rock 2.0. Divertenti, importanti ed elettrici». In Sicilia, però, ha interrotto bruscamente un concerto in piazza: cos’è successo? «Mi sono innervosito. A ragion veduta. Queste esibizioni in giro per l’Italia le decido io, sono organizzate velocemente e annunciate solo sui social. Lì però mi hanno dato uno sgabello col pedale per abbassarlo e ho rischiato di cadere; poi è apparsa sul palco una ballerina senza che io sapessi nulla... Il pubblico mi dava ragione. Ma ora non voglio perdere tempo in spiegazioni». Le critiche le fanno male? «Non più. Se mi criticassero per la mia musica avrebbe un senso. Preferisco difendermi da me stesso». Già, nella sua vita si è fatto molto male. Ha avuto paura di morire? Per esempio il 5 maggio scorso durante un attacco di panico, in strada, ha chiesto aiuto ai passanti, in evidente stato confusionale, ed è stato ricoverato. «Ho sofferto molto. Ho dovuto riprendere in mano la mia vita. Ho affrontato cose che altri non hanno affrontato, come la sensazione provata quando sono stato male quel giorno. Mi sentivo solo e stavo rotolando, non voglio neanche dire dove. Stavo facendo lo stronzo. A tutto questo si era