La mamma digitale: «Ecco i segreti dei blog di successo»
Patrizia Violi,
Molte madri, costrette a lasciare il lavoro dopo la nascita dei figli,
per crearsi un reddito hanno puntato sulla Rete e hanno aperto un blog. È nato così il fenomeno delle mamme blogger, un momento di condivisione emotiva, diventato una realtà importante, studiata e analizzata nei corsi di marketing.
Una mamma blogger attraverso i suoi scritti (i post) e gli aneddoti sulla routine familiare può dare consigli e indicazioni sui
prodotti migliori per l’infanzia, sui libri da leggere, sugli itinerari di vacanza più adatti, sulle ricette.
Sono opinioni che funzionano più della
si può emettere la nota di prestazione occasionale o utilizzare i voucher,
si collabora con un’azienda,
i buoni lavoro non soggetti a obblighi fiscali. La tassazione è del 20% (ritenuta d’acconto) per le note e del 25% per i voucher; fino a 5 mila euro non sono dovuti contributi Inps e Inail; oltre, occorre iscriversi alla gestione separata dell’Inps. Quando i guadagni aumentano, è bene Farlo non costa nulla e all’inizio si può applicare la formula forfettaria, che ha sostituito il regime dei minimi e che garantisce un risparmio sui costi fissi annuali: imposte al 5% anziché al 23% per i primi 5 anni di attività e contribuzione abbattuta fino
aprire la partita IVA.
pubblicità, percepite come confidenziali e veritiere. In questo modo le mamme blogger si sono trasformate in influencer: le aziende le invitano a eventi, propongono collaborazioni retribuite e vantaggi.
Diventare mamma blogger
è facile e gratuito. Il primo passo è scegliere la piattaforma su cui scrivere. La più usata è wordpress ( www.wordpress.com). Si va sul sito, si sceglie la soluzione grafica ( template). Poi si deve trovare un nome per il blog, ci si registra e, voilà, comincia l’avventura.
Per riuscire a guadagnare con il blog scrivere non
occorre post al 30%. Se poi il lavoro inizia a dare i frutti sperati, si può avviare una vera e propria impresa, iscrivendosi alla Camera di commercio ( icos-registroimprese. infocamere.it). Utile poi tenere d’occhio
gli incentivi banali, evitare di essere generalisti
e puntare sulle proprie passioni e competenze. Infatti funzionano i blog specializzati (ricette, viaggi, libri, fai-da-te, ecologia, cucito, feste...). L’importanza del blog e la monetizzazione derivano dai clic sulla pagina. Per aumentarli bisogna scrivere ogni giorno ed
fondamentale crearsi una community: per le attività imprenditoriali: è
fatevi conoscere in Rete, lasciando commenti su altri blog, condividete i post sui vostri social. Infine, coinvolgete sul vostro sito altri blogger che faranno lo stesso e aiuteranno ad ampliare il giro. Patrizia Violi
molti enti locali offrono un supporto nella fase di avvio, dalle agevolazioni fiscali ai contributi a fondo perduto (guardate sui siti delle Regioni e dei Comuni). Da qualche anno, si può creare una Società a responsabilità limitata semplificata (srls), che permette di partire con un capitale iniziale di un euro. Se servono fondi, si può cercare uno sponsor, preparando un piano economico (il cosiddetto business plan). Infine, sul web può chiedere aiuto alle crowdfunding, le raccolte fondi attraverso la Rete: le più cliccate sono eppela.com e www. produzionidalbasso.com.
Enrica Belloni e Dario Nuzzo
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