Ora il suo mondo
LO DICE A JOAQUÍN NAVARRO-VALLS, CHE HA
POGGI er 22 anni, il Vaticano è stata la sua casa. Joaquín Navarro-Valls, nato il 16 novembre 1936, a Cartagena, in Spagna, è stato direttore della Sala stampa della Santa Sede prima accanto a Giovanni Paolo II e poi a fianco di Benedetto XVI. Ha lasciato il ruolo di portavoce del Vaticano nel 2006. Giornalista e medico, Navarro-Valls ora è presidente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. E ha una miniera di ricordi. Professore, in questo decennio che cosa le è mancato di più di quel suo ruolo e del mondo vaticano? «Mi è mancato l’impegno quotidiano accanto a Giovanni Paolo II, prima, e poi a Benedetto XVI. Vivere accanto a persone come loro è stato straordinario». Ha incontrato Papa Francesco, creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 2001: ci racconti... «Quando ci siamo incontrati dove Bergoglio era vescovo. E Cosa pensa dell’impegno riformatore di Bergoglio e di questi suoi primi anni di pontificato? «L’istituzione del pontificato non è mai - e non lo è stata mai nella storia - un’entità statica. Il contenuto del messaggio che trasmette si inserisce nel solco della tradizione, ma cambiano gli accenti; così come il modo di proporre le verità umane e cristiane di cui i Papi sono portatori. Poi ci sono gli aspetti esterni, che hanno Valls, 80 anni, è presidente dell’Università Campus BioMedico di Roma. Papa Francesco sembra aver voluto mettere al centro del suo impegno pastorale il tema grandioso della Misericordia, della Misericordia di Dio, che è inseparabilmente legata alla sua Giustizia. Ci vuole qualcosa in più per trattare con giustizia gli altri: appunto, la Misericordia». Avrebbe mai immaginato la rinuncia di Ratzinger? Pensa che possa succedere ancora? «Immaginato no. Ma poi ho visto che era proprio Ratzinger, per primo, che poteva farlo, direi quasi in modo naturale e in modo non traumatico per la Chiesa. La sua enorme statura umana, teologica e spirituale era la base sicura di quella sua decisione di portata storica. Naturalmente potrebbe succedere ancora. È così previsto dal Codice di Diritto Canonico. Quindi, nulla di straordinario nella sua im-