Oggi

Grazie Wondy, ci hai fatto amare la vita!

SUL SUO TUMORE FRANCESCA DEL ROSSO AVEVA SCRITTO UN LIBRO. ERA UN SIMBOLO. E UNA DONNA STRAORDINA­RIA QUESTO POST HA COMMOSSO TUTTA ITALIA

- Di Cristina Rogledi

Ciao, ma tu sei la mitica Wondy!». Il primo incontro con Francesca Del Rosso è stato in ascensore, come nelle commedie sentimenta­li. Lavoravamo nella stessa casa editrice e io stavo leggendo Wondy, ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro, il suo libro biografico, «le mie disavventu­re da tumorata», aveva tagliato corto lei. Ancora non lo sapevo, ma Francesca sapeva combattere le avversità armata di uno straordina­rio umorismo, determinat­issima a vincere e, soprattutt­o, con un’incrollabi­le fiducia nella vita. Come ha scritto in una bellissima lettera di addio suo marito, il giornalist­a di Radio 24 Alessandro Milan: «Francesca amava follemente vivere... Sempre gioiosa, sempre sorridente, sempre ottimista, sempre propositiv­a...». Wondy aveva due lauree, una in Filosofia e una in Antropolog­ia, era autrice radiofonic­a, aveva lavorato in tv e da poco aveva pubblicato il suo primo romanzo, Breve Storia di due amiche per sempre. La sua vera missione, però, quella a cui teneva di più, era aiutare le persone colpite dal cancro a non arrendersi, a com- battere, a fare rete. «Devo sorridere per loro», diceva. Il suo pallino fisso era la prevenzion­e. «Finalmente Angelina Jolie mi dà una mano», aveva scherzato quando l’attrice raccontò la storia della sua malattia al New York Times. Durante la sua odissea contro il cancro al seno, «i sassolini», come li chiamava lei per poterne parlare ai due figli piccoli, Angelica e Mattia, aveva deciso di inaugurare il blog, seguitissi­mo, Le chemio avventure di Wondy, e poi scrisse il libro che racconta dei viaggi a Rozzangele­s, ovvero l’ospedale di Rozzano, delle tette gonfia-sgonfia ( le protesi), delle crapa pelata («mi piaccio, ma mio

A sinistra, Francesca Del Rosso. Giornalist­a e scrittrice, è scomparsa il 12 dicembre. Aveva 42 anni. Sotto, il post di addio del marito Alessandro Milan: «Ciao, mio nasino freddo», ha scritto. Sotto a sinistra, la

figlio la usa per appiccicar­ci le figurine»), della sua travel therapy, la consuetudi­ne di festeggiar­e la fine delle terapie con un viaggio Oltreocean­o. Per capire il suo nomignolo, Wondy, da Wonder Woman, basterebbe sapere che nel mezzo della sua malattia organizzò, per il marito che compiva 40 anni, un party segreto: «Volevo una festa indimentic­abile perché lui se la meritava...». Se n’è andata a soli 42 anni Francesca. E siccome adorava scrivere liste, ne ha lasciata un’ultima ad Alessandro: «Prometti di prenderti cura dei nostri bambini. Prometti di portarmi sempre con te...».

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