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ADDIO A GEORGE MICHAEL L’ULTIMO NATALE Lo ha tradito il cuore o l’eroina?

LA SUA (CHE SIGNIFICA «ULTIMO NATALE») È UNA DELLE HIT DELLE FESTE. E LUI È MORTO PROPRIO LA MATTINA DEL GIORNO PIÙ DOLCE DELL’ANNO. UN INFARTO, DICONO. ANCHE SE QUALCUNO SOSPETTA UNA FINE MALEDETTA. “ACCORDATA” CON LA SUA VITA

- Di Erika Riggi

SLAST CHRISTMAS e ne è andato la mattina di Natale, George Michael: la sua voce si è spenta per sempre, e il suo Last Christmas rimarrà eterna colonna sonora delle nostre feste, anche quella del suo addio, percorsa all’infinito da una nota malinconic­a e straziante. È morto da solo, in un letto della grande casa di campagna, in Oxfordshir­e, in cui viveva isolato perché nessuno vedesse i segni del tempo e degli eccessi sul suo volto. A trovarlo senza vita è stato Fadi Fawaz, celebrity hairdresse­r, come si chiamano a Londra i parrucchie­ri delle celebrità, il suo compagno: ha dato lui l’allarme. Una crisi cardiaca, si dice. Anche se un giornale svela che la sua fine potrebbe essere più “maledetta”. Forse eroina. Georgios Kyriacos Panayiotou - questo il vero nome di Michael, di origine greca - aveva solo 53 anni. Il ragazzo col ciuffo all’inizio viveva cantando canzoni dei Queen nella metropolit­ana. Poi è diventato icona gay e star britannica da oltre 100 milioni di dischi nei cinque anni con il gruppo cult degli Wham! e nella lunga carriera solista. Nel 2016 era un uomo che la vita, le droghe e l’alcol, ma anche i tabloid, avevano fatto a pezzi. Lui che era stato, sorriso bianchissi­mo, fisico atletico, eternament­e abbronzato, l’incarnazio­ne dell’edonismo degli anni Ottanta, ormai era l’ombra di se Sopra, George Michael con Andrew Ridgeley, 53, ai tempi degli Wham!. Esplosero con Careless whisper nel 1984. Sotto, George con Lady Di, che lui ammirava molto. «Era l’unica che mi faceva sentire una persona normale». stesso. Qualcuno riferisce di averlo visto assistere alla sfilata di Natale del quartiere dalla finestra di casa sua: l’ultima apparizion­e, forse seguita da una fatale overdose? A chi resta, resta anche il fiato per romanzare, sempre. Il primo dolore nella vita di Michael è del 1993: quello per la morte del compagno Anselmo Fellepa. Aids. La madre Lesley morirà poco dopo. Ma seguono altre separazion­i, come quella dall’amica Lady Diana, che Michael piange al funerale, davanti ai flash dei paparazzi. Quando, nel 1998, fu arrestato per oltraggio al pudore in un bagno pubblico di Los Angleles, George identificò nel coming out l’unica via di video per il singolo Outside. Da quel momento pletore di gay hanno avuto in lui e nelle sue grandi hit come Listen Without Prejudice a Wake me up before you go-go un punto di riferiment­o. In molti sostengono che il trasloco in Oxfordshir­e sia stato una scelta obbligata per allontanar­si dalle tentazioni londinesi. Non è bastato. Ora che non c’è più, mentre gli eredi si dividono il patrimonio (oltre 150 milioni di dollari), a chi lo amava e a chi no resta la responsabi­lità: di ricordarlo, non solo come un gay turbato e scandaloso, ma per la sua musica, e per il suo coraggio.

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