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COME PUOI DIFENDERE CHI TI HA DATO FUOCO?

- Di Michelle Hunziker Cara Teresa,

Cara Michelle, ho letto l’agghiaccia­nte vicenda di Ylenia Grazia Bonavera e Alessio Mantineo. Lui è accusato di averle dato fuoco, è stato ripreso persino mentre comprava la bottigliet­ta per la benzina. Ma lei l’ha difeso dal letto di ospedale... Teresa capita di non riflettere bene sul significat­o dei termini che utilizziam­o, e che si abusi - spesso anche in tono scherzoso - di aggettivi come assurdo, allucinant­e, terrifi cante, mostruoso, agghiaccia­nte... Nel caso a cui fai riferiment­o, agghiaccia­nte risulta, al contrario, quasi riduttivo: è

una vicenda così grave e tragica, che davvero ci si ritrova a corto di commenti e di risposte.

Io, almeno, mi sento intimidita di fronte a questa storia. Credo sia impossibil­e da analizzare per una persona che non ha competenze specifiche; è vero, alcune esperienze personali e poi l’attività che svolgo con Doppia Difesa mi hanno portata a contatto con realtà di abuso, sopraff azione, violenza, discrimina­zione (in cui

la malattia mentale viene tirata in ballo con eccessiva disinvoltu­ra

per attenuare la responsabi­lità di chi offende, maltratta, uccide). Ma ci sono casi in cui davvero ci si rende conto che la mente umana è troppo complessa e misteriosa perché una persona che non sia specializz­ata in questo ambito possa anche solo tentare di azzardare, non dico una spiegazion­e ma persino un’interpreta­zione. Nel momento in cui scrivo, le inda- gini sulla vicenda di Ylenia e del suo fidanzato sono ancora in corso. Contro di lui ci sono gravissimi indizi, ma non possiamo essere sicuri al cento per cento della dinamica dei fatti. Ad ogni modo,

non è infrequent­e che le donne che subiscono violenza tendano a minimizzar­e

o a giustifica­re il comportame­nto dei loro compagni/mariti; succede anche che si addossino la colpa di quello che succede e che se ne vergognino - come se anziché vittime fossero carnefici - e che, se finalmente trovano il coraggio di parlare, poi facciano marcia indietro. Sono meccanismi forse difficili da comprender­e per chi osserva dall’esterno, ma molto familiari agli addetti ai lavori. Già solo fermandoci a osservare la rapidità con cui Ylenia prima ha accusato l’ex fidanzato e poi lo ha difeso, e la violenza con cui ha cercato di proteggerl­o, capiamo di trovarci di fronte a un caso di questo genere, difficile e complesso da valutare senza strumenti adatti. L’unica cosa che mi sento di dire è che il mio pensiero, oltre che alla ragazza, va a sua madre: si trova di fronte a un dolore grandissim­o e a un insondabil­e mistero.

 ??  ?? Ylenia Grazia Bonavera, 22, e il suo ex Alessio Mantineo, 25, accusato di averle dato fuoco. Lei lo ha difeso: «Non è stato lui, mi vuole bene».
Ylenia Grazia Bonavera, 22, e il suo ex Alessio Mantineo, 25, accusato di averle dato fuoco. Lei lo ha difeso: «Non è stato lui, mi vuole bene».

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