Oggi

Ludmilla Radchenko In dolce attesa di Nikita

« MATTEO TEMEVA CHE IN ITALIA SUONASSE FEMMINILE », DICE L’ARTISTA, OGGI PITTRICE DI SUCCESSO. «MAI STATA PIÙ FORTE E CREATIVA DI COSÌ» « e papà Mamma

- di Erika Riggi

Ho una forza incredibil­e: è perché aspetto un maschio». Ludmilla Radchenko non ha dubbi: è Nikita, il bimbo che porta in grembo, il responsabi­le della sua energia. Quella che la fa saltare su un piede solo nella foto qui accanto, scattata a Cortona, in un momento di relax insieme al marito Matteo Viviani e alla piccola Eva. «È il mio piccolo in arrivo che mi permette di tenermi in forma: posso ancora nuotare e camminare veloce, anche in salita, per un’ora». Ludmilla racconta soddisfatt­a: «In questi primi 5 mesi di gravidanza ho preso solo 5 chili, le mie uniche voglie sono acqua gasata e pesche sciroppate». Finite le vacanze in Toscana, la ex modella e showgirl siberiana, oggi pittrice, è tornata al lavoro (il suo sito è ludmillapo­part.it): «La prossima collezione di opere sarà a tema motori. Nikita mi influenza anche in questo». Vulcanica e legata alle sue origini, è stata lei a scegliere il nome, «molto russo», del nascituro: «Matteo temeva che, in Italia, suonasse femminile: ma ho saputo convincerl­o», ride. Tra una ecografia e un evento da preparare (esporrà durante la settimana della moda a Milano), «la mia preoccupaz­ione più grande oggi è che Eva non sia gelosa: così trascorria­mo ogni momento possibile insieme, perché prenda confidenza con il suo fratellino». Passaparol­a

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