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Dario Fo chiese perdono a Franca Rame con un fax di 12 metri

«SU 1000 DONNE, 980 ERANO PRONTE A SVENIRE PER LUI» , RACCONTAVA L’ATTRICE. CHE DOPO TROPPI TRADIMENTI ANNUNCIÒ LA SEPARAZION­E A DOMENICA IN. MA IL MAESTRO INIZIÒ A SCRIVERLE E A DISEGNARE UN LUNGO POEMA. DAL TITOLO «TI AMO, PERDONAMI»

- Di Paola Manciagli

La storia di Dario Fo e Franca Rame è come un ritornello che tutti sanno canticchia­re: il teatro, l’impegno politico… Ma, prima di tutto, è stata una lunga storia d’amore. Iniziò con lei che, tra le quinte di un palco, gli diede uno spintone, lo mise al muro e lo baciò. Proseguì con le nozze a Milano in Sant’Ambrogio, un figlio, vacanze in spiaggia a Cesenatico, discussion­i in macchina sulla strada da prendere ( lei guidava, lui no). E tradimenti, di quelli che fanno insieme un fax lungo 12 metri per farsi perdonare dalla sua Franca. È uno degli aneddoti più privati che emergono dal documentar­io kolossal Dario storia (vedi box a destra).

UN MARE DI LETTERE

Agli inizi del loro amore, quella delle ammiratric­i di Dario sembrava quasi una gag. Con ironia, Franca faceva sbellicare tutti raccontand­o che Dario sbolognava a lei il compito di rispondere alle ardenti lettere di queste signorine: «Lo faccio con molto impegno, fingendo di essere lui: “Tesoro adorato”, eccetera…». Ma non era così facile. Intanto, il talento dei Fo era irresistib­ile: un decennio di tournée da tutto esaurito, Canzonissi­ma del ’62 e gli scandalosi sketch che portarono alla chiusura anticipata dello show, gli spettacoli “impegnati”. E poi il successo all’estero: Londra, l’America. I cuori palpitanti per il guitto dagli occhi blu divennero un mare. Finché, dopo 35 anni d’arte e di questo matrimonio che troppo spesso deragliava, Franca fece l’impensabil­e. Era il 1987: seduta sul divano di Domenica in, scherzava con una spumeggian­te Raffaella Carrà. En passant, disse: «Siccome ho deciso di lasciare Dario…». Raffaella rise, era la solita gag. Ma Franca si fece seria, la voce tremava: «Ho deciso di lasciare Dario. Lo giuro, lo dico per la prima volta. Non tutto è fisso per l’eternità».

L’ANNUNCIO CHOC

Fu uno choc nazionale. In fondo, Dario e Franca erano una coppia tradiziona­lissima. Nessuno si aspettava un divorzio. Ma lei era decisa. «Magari mi pentirò... Per adesso, da ieri, ho iniziato le pratiche di separazion­e, con un avvocato», disse ai giornali. Sapeva che lui le voleva bene «ma il mestiere che facciamo è quello che è. Su una platea di mille donne, almeno 980 sono pronte allo svenimento se lui le guarda. L’ho toccato con mano in tanti anni. Che ci devo fare? Se le donne ci “stanno”, perché no?», commentò. Dario era in Belgio: scoprì al telefono dell’uscita di Franca. «Aveva ragione, io ero sballato», ammetterà anni dopo. «Avevamo un successo in-

credibile, io ero circondato da ragazze bellissime che mi si offrivano». Non solo scappatell­e.

INSIEME IN AMERICA

«Qualcuna si innamorava di me e anch’io ero coinvolto. Ma Franca è sempre stata il centro del mio universo». Come rimettere insieme i pezzi di un cuore tradito? Fo iniziò a provarci subito, buttando giù poesie, disegni con dediche struggenti, ritratti di Franca, citazioni di poeti: tutto ciò che trovò dentro di sé, per esprimere i sentimenti per quella moglie così ferita, lo mise su carta. Una tela d’amore da far invidia a Penelope. La mandò a Franca via fax: un «ti amo, perdonami» lungo 12 metri. E non funzionò, almeno non subito. Passarono mesi. Poi andarono in America, c’era una tournée che proprio non potevano cancellare. Avevano costruito tanto assieme: fu da qui che ricomincia­rono.

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