PARLA LA FIDANZATA DI GUANCIALE L’ho sedotto con la pizza me lo tengo con il Kung Fu
«SE SGARRA, LINO SA COSA RISCHIA: SONO CINTURA NERA». L’ATTRICE ANTONIETTA BELLO CI RACCONTA I SEGRETI DEL SUO “RAGAZZO”. A PARTIRE DA UN PRIMO BACIO... “TRAUMATICO” UNA BELLEZZA INTENSA
Eniente: eravamo a casa sua, a Tor Bella Monaca, e lui, di punto in bianco, mentre parlavamo del più e del meno, prende e mi dà questo lungo bacio sulla bocca. Un bacio a tradimento, capisce? Dopo due anni di amicizia purissima e con tutta l’ansia che avevo in corpo per l’esame più importante della mia vita». Un affronto imperdonabile. E lei come ha reagito? «Ho sgranato gli occhi e tenuto le labbra serrate». Ben fatto. «Poi gli ho gridato: “Lino, ma che cavolo fai!”. In realtà non ho detto proprio “cavolo”». Immaginavo. «Comunque, sono letteralmente fuggita da casa sua. E per un mese non gli ho risposto al telefono». Lino è Lino Guanciale, l’uomo che ha ridato un senso allo slogan che fece la fortuna di un noto marchio di cucine: il più amato dalle italiane ( lo potete ammirare ne La porta rossa, su Rai 2). A raccontare quel primo bacio, un bacio interruptus, è Antonietta Bello, la sua fidanzata di lungo corso (nove anni), attrice dai mille talenti e, tra questi, quello di rendere buffi un cervello ipercinetico e una bellezza che sarebbe piaciuta ai pittori pre-raffaelliti. Che esame era? «Quello che ti fanno al Teatro Stabile di Genova per decidere se ti tengono o ti cacciano per sempre. Che poi, se ho preso la strada della recitazione, è anche per merito suo, di Lino». Racconti. «Io mi ero iscritta ad Arti visive a Venezia, ma dopo un anno mi sono accorta che il palcoscenico, che avevo “assaggiato” al liceo, mi mancava tantissimo. Così, come primo esame decisi di portare Teatro». Voto? «Bocciata. La professoressa mi disse: “Non fa per te”».
Antonietta Bello, 31 anni, in una posa sensuale. È un’attrice “onnivora”: partita dal teatro (si è diplomata allo Stabile di Genova), ha fatto tv, cinema e Nel tondo sopra, con il fidanzato Lino Guanciale, 37. «Insieme ci divertiamo come matti», dice lei.
web-serie. E lei? «E io cominciai a prepararmi a un futuro da restauratrice». E poi? «Passano due anni e mezzo, e devo iscrivermi a un corso “collaterale”. L’unico laboratorio che aveva dei posti liberi era quello di regia e scenografia. Professore: Lino Guanciale». E in un solo colpo lei trovò l’amore e la vocazione. «Macché. All’inizio ci stavamo antipatici. Lino aveva solo 28 anni e io, che ne avevo 22, mi chiedevo: “Cosa avrà questo giovanotto da insegnarmi?”. In più c’era tutto uno sciame di ragazze