Il ragazzo delle merendine:
«MI HANNO FATTO UN VERBALE PER VENDITA ABUSIVA DI CIBO», DICE LEONARDO PALMA, ANCORA INCREDULO. ORA PAGHERÀ CON I SOLDI CHE AVEVA GUADAGNATO. CHE PERÒ NON BASTANO... pensavo «E dire che
Storia del venditore di merendine, il sequel. Per chi non avesse seguito il primo capitolo di questa saga dal sapore vagamente kafkiano, ecco la sintesi: Leonardo Palma, studente all’istituto tecnico Pininfarina di Moncalieri ( To), vendeva snack e bibite sottocosto ai compagni di scuola. Scoperto lo “spaccio”, Leonardo è stato sospeso due volte a scuola ma contemporaneamente è stato premiato dalla Fondazione Luigi Einaudi a Roma come «Giovane imprenditore dell’anno», con code di polemiche perché veniva premiata l’illegalità e conseguente promessa di Leonardo di non vendere più merendine, formulata solennemente proprio a Oggi. Fine della storia dello spacciatore di merendine? Macché: a Leonardo è appena arrivata una multa di 5 mila 164 euro comminata dai Vigili Urbani di Moncalieri che l’hanno sanzionato per commercio abusivo. Proprio così, oltre cinque-mila-euro, con tutti i trattini del caso. E Leo (a cui hanno dato 6 in condotta), non riesce a crederci. Sono le otto di sera quando riusciamo a parlarci, è appena uscito dall’Unione industriali. Lì sta seguendo un percorso formativo deciso dalla scuola con la possibilità di aprire concretamente una start up, ha la voce felice per l’esperienza e nello stesso tempo mogia per la multa. Le parole chiave che continua a ripetere sono tre: merendine («vendevo solo merendine»); nessuno («non ho ammazzato nessuno») e sconvolto («sono proprio sconvolto»). «Tanto. La multa è arrivata adesso, due mesi dopo le polemiche e il premio della Fondazione Einaudi. Non ho venduto più nulla. Non me l’aspettavo». L’hai vista tu per primo? «È arrivata una raccomandata a casa e l’ha presa mio padre; è stato lui a darmi la tragica ( e ci mette tutto il pathos che può nella parola, ndr) notizia». Avevi detto di aver guadagnato 4.800 euro e rotti e di averli messi in banca per il tuo futuro: e ora? «Ora, se sarò costretto, pagherò la multa con quei soldi. Non potrà pagarla il mio papà, lui fa l’operaio. Toccherà a me risolvere il problema». So però che hai due angeli custode: l’avvocato Bruno Tinti e l’avvocato Gian Maria Nicastro. Ti difendono gratis. «Sì, li considero davvero degli angeli. Forse grazie a loro finirà bene ( intanto, ciazione di giovani imprenditori romani ha aperto una sottoscrizione via web e ha già raccolto la metà della cifra, ndr)». Mettiamo che sia giustissimo rispettare le regole e che tu abbia proprio sbagliato: la multa che ti meriti, secondo te, quale sarebbe? «Forse 500 euro. Sono i soldi che mi ha dato la Fondazione Einaudi come premio simbolico per il mio spirito d’iniziativa. Comunque io non penso di meritare la multa, non credevo di fare qualcosa di illegale vedendo merendine e facendo risparmiare i miei compagni». Insomma, ti senti in un mondo sottosopra dove ti premiano e ti castigano nello stesso tempo. «Mi sembra di non capirci più nulla». Confessa: ora quando vedi una merendina ti viene l’allergia e ti riempi di pustole… «La merendina me la mangio».