LA PAURA SERVE PER DIFENDERCI Che cosa sono le fobie?
«In una scala di gradazione che va dall’avere paura di niente a quella per tutto, al primo posto c’è la paura “necessaria”, fisiologica. Poi troviamo la fobia, quindi il panico e infine la malattia di attacchi da panico. La fobia è una paura ingiustificata, non utile, che però fa mettere in pratica meccanismi di difesa. Per esempio: chi ha paura di essere stato infettato dai germi, si disinfetta. E lo fa anche se in realtà non ha visto se ci sono i germi o se è stato infettato. In tutto sono state classificate circa 150 cose che fanno paura: gli aghi, il sangue, i serpenti, gli aerei».
Come si reagisce di fronte alla paura?
«Si reagisce solo in due modi: o si scappa oppure si aggredisce (o si elimina) l’origine del pericolo. Nell’uomo, la paura è un meccanismo di difesa, è uno strumento per prevenire ed evitare i rischi. Per esempio, se un bambino non avesse paura del buio, potrebbe entrare di corsa in una stanza senza luce e finire contro un mobile. Una persona senza paura rischia di non sopravvivere perché non riesce a capire i rischi che corre».
Le fobie si possono superare?
«Sì, in particolare con la psicoterapia: aiuta a capire l’origine dell’esperienza che ha prodotto la fobia e a “liberarla”. Si scava nel passato: nel caso della paura delle farfalle, si può scoprire che, da bambini, si è stati puniti per aver preso in mano una farfalla. In alcuni casi può essere utile la psicoterapia comportamentista, che propone una terapia dell’avvicinamento. Per esempio, chi ha paura del volo viene invitato a vedere gli aerei da vicino o a giocare con aerei giocattolo».