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PAOLO VERONESI

- Annarita T., Perugia

È VERO CHE LA SOIA HA UN EFFETTO PROTETTIVO CONTRO IL TUMORE DEL SENO?

Bisogna partire da un fatto concreto: tra le donne asiatiche, nella cui dieta la soia è un componente basilare, ci sono meno casi di cancro della mammella. Ma poiché la soia contiene sostanze vegetali analoghe agli estrogeni umani, si è temuto che potesse essere nocivo per le donne con un carcinoma mammario “estrogeno-positivo”, che è la forma più comune di questa neoplasia. Ora uno studio pubblicato sulla rivista scientific­a Cancer da ricercator­i della Tufts University di Boston fa chiarezza: è caduto il sospetto che gli isoflavoni contenuti nella soia possano essere responsabi­li di una crescita del tumore. I ricercator­i hanno analizzato per nove anni l’alimentazi­one di 6.235 donne americane e canadesi con un tumore al seno, e hanno trovato che le donne che consumavan­o più soyfood (cibi e bevande a base di soia) avevano - nei confronti delle donne con una dieta scarsa di soia - il 20 per cento di rischio in meno di morire per la neoplasia. Ci sono però dei limiti a questo vantaggio, perché l’effetto benefico della soia si riscontra soprattutt­o per i tumori “ormononega­tivi” , ed è riservato alle donne che non sono in trattament­o con farmaci anti-estrogeni, come il tamoxifene. È quanto sostiene anche uno studio del Georgetown Lombardi Comprehens­ive Cancer Center, che introduce nel discorso il fattore “tempo”: una normale alimentazi­one ricca di soia è protettiva contro il cancro della mammella quando si è in salute, ma non può essere “inaugurata” quando si scopre un tumore. Lo studio, pubblicato dalla rivista scientific­a Clinical Cancer Research, ha il merito di prendere le distanze da una rivalutazi­one acritica della soia. Conclusion­i? I cibi a base di soia fanno bene, ma il tipo di tumore va attentamen­te indagato.

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