LA SPESA CONSAPEVOLE
L’ETICHETTA DI LATTE E FORMAGGI DIVENTA PIÙ TRASPARENTE
D’ora in poi sapremo da dove provengono i latticini che mettiamo in tavola. Ad aprile scatta infatti in Italia l’obbligo di indicare sull’etichetta l’origine di prodotti lattiero-caseari. La regola coinvolgerà il latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale. Non solo: sarà indispensabile specificare il luogo di provenienza delle materie prime di molti prodotti come il il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini. Chi acquista potrà quindi scegliere in modo più consapevole. Sul prodotto compariranno le seguenti informazioni. 1. Il nome del Paese nel quale è stato munto il latte. 2. Il nome del Paese in cui il prodotto è stato manipolato o trasformato il latte. 3. Se il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari è stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, per l’indicazione di origine basta la sola dicitura prodotto in Italia. Se invece le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono in più Paesi, diversi dall’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: - latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei; - latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se le fasi avvengono in uno o più Paesi europei. Se le operazioni avvengono al di fuori dell’Unione europea, verrà usata la dicitura “Paesi non UE”. Sono esclusi i prodotti Dop e Igp che hanno disciplinari precisi, cioè regole da rispettare, in merito all’origine dei prodotti.