Oggi

Nidi e materne, ognuno ha la sua ricetta

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Vaccini e asili: il grande caos. C’è chi pretende la profilassi obbligator­ia per tutti i bambini e chi invece lotta per lasciare libera scelta ai genitori. Insomma, un derby senza esclusione di colpi che potrebbe anche mettere a repentagli­o la salute pubblica: le percentual­i di copertura vaccinale della popolazion­e, infatti, scendono inesorabil­mente al di sotto della soglia del 95 per cento, considerat­a sicura (per la poliomieli­te siamo al 93,4%, per il tetano al 93,5, per la epatite B al 93,2, per la difterite al 93,3) e i virologi non escludono che, continuand­o il trend in discesa, in futuro non possano ricomparir­e focolai infettivi di malattie che credevamo

debellate. Per questo, la Conferenza StatoRegio­ni dello scorso gennaio ha annunciato l’adozione in tempi brevi di una legge nazionale che riveda l’attuale normativa, in vigore dal 1999, che non prevede l’esclusione dei bambini non vaccinati dalle scuole e costringa tutti a vaccinarsi. Ma tra il dire e il fare in questo caso non c’è di mezzo il mare, ma l’oceano. Non tutte le Regioni sono d’accordo e alcuni sindaci hanno già dichiarato di voler mantenere, negli asili e scuole materne comunali, la possibilit­à di scelta. E che faranno le scuole private? Mistero: nessuno, per ora, si sbilancia.

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In alcune Regioni i vaccini sono obbligator­i all’asilo, in altre c’è libertà di scelta

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