Oggi

Legittima difesa: che cosa cambia per chi subisce rapine a casa?

LA LEGGE È STATA APPROVATA ALLA CAMERA, MA POTREBBE ESSERE MODIFICATA AL SENATO

- RISPONDE Caterina Malavenda avvocato

La legittima difesa è oggi riconosciu­ta a chi uccide o ferisce chi si trovi in casa sua, per rubare o far male e non si sia dato alla fuga, appena scoperto. Le novità introdotte dalla Camera che ne hanno ampliato la portata, però, sembrano aver scontentat­o tutti. È utile capire quali sono queste novità, senza lasciarsi fuorviare da opposte tesi politiche. Se il Senato dovesse confermare le modifiche, potrà invocare la legittima difesa sempre e comunque chi abbia reagito a una

aggression­e notturna, momento in cui la vittima versa in stato di minorata difesa o a un’effrazione o all’ingresso nella sua abitazione con violenza sulle persone, con la minaccia o con l’inganno. Sempre, tuttavia, la reazione sarà legittima, se risul

terà proporzion­ata all’offesa che fronteggia, essendo escluso che si possa sparare a bruciapelo su chi sia evidenteme­nte disarmato. Una tutela a tutto campo per chi venga aggredito in casa, dunque, specie se si consideri che non sarà punibile neppure chi creda solo erroneamen­te di trovarsi in pericolo e, ad esempio, abbia sparato a un ladro inerme, credendolo armato, purché l’errore sia stato causato da un grave turbamento psi

chico, indotto dalla situazione, com’è facile immaginare che qualunque vittima possa ragionevol­mente sostenere. Se a ciò si aggiunge che le spese legali e processual­i, ove venga riconosciu­ta la legittima difesa, rimangono a carico dello Stato, sarà difficile dire che la tutela è ancora troppo blanda, a meno di non voler emulare 007 e riconoscer­e a chiunque la licenza di uccidere.

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BATTAGLIA IN AULA Per i deputati di Fratelli d’Italia: «La difesa è sempre legittima».

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