Igor l’imprendibile rischia di diventare un mito per i giovani?
MOLTI ADOLESCENTI VEDONO IL CRIMINALE COME UN “EROE NEGATIVO” CHE BATTE IN ABILITÀ LE FORZE DEL BENE. UNA TENDENZA DA COMBATTERE
Cosa può un personaggio come Igor il russo pericolosamente suscitare nell’immaginario individuale e collettivo di tanti giovani “addomesticati” dai rambo dei videogiochi di guerra e/o di avventura e da analoghi film e fiction violenti e distruttivi? Forse, bypassando l’orrore dei suoi delitti,
proprio quel suo essere “uno contro tutti”, impunibile perché imprendibile, può renderlo interessante
e perfino attraente agli occhi di tanti ragazzi per i quali molte sfide del crescere e molte prove “d’iniziazione” dell’adolescenza vengono delegate anche alle violente rappresentazioni con cui s’intrattengono sul web. Ancora, proprio la sua abilità nel sottrarsi alla giustizia, riuscendo a sopravvivere senza mezzi mimetizzandosi nella natura, può suscitare la loro ammirazione. Si tratta, per dirla con il linguaggio delle fiabe, di un eroe “negativo” che sfugge alle sue gravi responsabilità battendo in abilità le forze del Bene e dell’ordine che vorrebbero costringerlo a farsi carico dei suoi delitti e a pagarne la giusta pena.
Una figura come Ivan il russo favorisce e alimenta una cultura dell’illegalità e dell’irresponsabilità
contro la quale è necessario non solo catturare questo criminale ma favorire, con l’esempio a casa e con la cultura dell’impegno a scuola e nel sociale, modelli di riferimento positivi e, soprattutto, rispettosi della legalità e della giustizia.