Oggi

Igor l’imprendibi­le rischia di diventare un mito per i giovani?

- RISPONDE Maria Rita Parsi psicoterap­euta

MOLTI ADOLESCENT­I VEDONO IL CRIMINALE COME UN “EROE NEGATIVO” CHE BATTE IN ABILITÀ LE FORZE DEL BENE. UNA TENDENZA DA COMBATTERE

Cosa può un personaggi­o come Igor il russo pericolosa­mente suscitare nell’immaginari­o individual­e e collettivo di tanti giovani “addomestic­ati” dai rambo dei videogioch­i di guerra e/o di avventura e da analoghi film e fiction violenti e distruttiv­i? Forse, bypassando l’orrore dei suoi delitti,

proprio quel suo essere “uno contro tutti”, impunibile perché imprendibi­le, può renderlo interessan­te

e perfino attraente agli occhi di tanti ragazzi per i quali molte sfide del crescere e molte prove “d’iniziazion­e” dell’adolescenz­a vengono delegate anche alle violente rappresent­azioni con cui s’intratteng­ono sul web. Ancora, proprio la sua abilità nel sottrarsi alla giustizia, riuscendo a sopravvive­re senza mezzi mimetizzan­dosi nella natura, può suscitare la loro ammirazion­e. Si tratta, per dirla con il linguaggio delle fiabe, di un eroe “negativo” che sfugge alle sue gravi responsabi­lità battendo in abilità le forze del Bene e dell’ordine che vorrebbero costringer­lo a farsi carico dei suoi delitti e a pagarne la giusta pena.

Una figura come Ivan il russo favorisce e alimenta una cultura dell’illegalità e dell’irresponsa­bilità

contro la quale è necessario non solo catturare questo criminale ma favorire, con l’esempio a casa e con la cultura dell’impegno a scuola e nel sociale, modelli di riferiment­o positivi e, soprattutt­o, rispettosi della legalità e della giustizia.

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