Oggi

HO CONOSCIUTO I CONIUGI MACRON. LEI È UNA DONNA INNAMORATA»

- Cristina Bianchi

«Naturalmen­te. Sono l’invitata d’onore, la mia foto sarà dappertutt­o. Sono stata al Festival all’inizio della carriera, ora mi vogliono per la 70esima edizione. Devo trovarmi cinque o sei abiti da mettere...». Veste sempre Armani? «Sì, assolutame­nte. A Parigi, da Dior a Chanel, tutti i francesi mi volevano vestire, ma ho sempre risposto: io mi vesto italiano». Non teme di dire “no” neppure ai grandi stilisti. «Mai avuto paura. Sono pazzerella, sui set ho fatto sempre tutto io, non ho mai voluto neppure controfigu­re. Nei Profession­isti andavo a cavallo tra le bombe a mano che scoppiavan­o intorno a me. Anche quando ho girato Le pistolere con la Bardot, nessuna controfigu­ra. Un’altra volta ero sul set di Il circo e la sua grande avventura con Rita Hayworth e John Wayne e sono entrata nella gabbia dei leoni per abbracciar­li. Per beneficenz­a, ho fatto un servizio fotografic­o sdraiata a letto con un ghepardo... La foto è stata venduta ovunque». Ha appena compiuto 79 anni. Si può dire? «Certo». Ha amato molto. «L’unico uomo è stato Pasquale Squitieri. Ma ricordo David Niven che mi disse: “Con gli spaghetti, sei la miglior invenzione degli italiani”». Si è lasciata maltrattar­e dai critici. Perfino il Gattopardo all’inizio non fu ben accolto. «Sì, ma anche Vaghe stelle dell’Orsa, sempre di Visconti, lo fu. Perché rac-

contava l’amore fra fratello e sorella. Alcuni film danno fastidio. È sempre stato così». Perché lei, nata a Tunisi da siciliani, non ha tenuto quel suo vero nome così esotico: Claude Joséphine Rose Cardinale? «Arrivata in Italia, l’avevano tradotto con Claudia Giuseppina Rosa». Orrore. E quel ritratto un po’ sadico che le fece la Fallaci nel 1961 sull’Europeo: La star in

provetta. L’ha mai perdonata? «Neanche lo ricordo bene. Ma Oriana Fallaci è stata comunque una grande». A Parigi ha votato per le presidenzi­ali? Macron o Le Pen? «Non ho votato, perché sono italiana e tale rimango. Ero comunque favorevole a Macron e a sua moglie. Li ho conosciuti tutti e due a una serata, lei mi ha raccontato del loro amore. Era la sua professore­ssa, lui un ragazzino. Un vero coup de foudre ». Oggi la Cardinale è innamorata? «No, non più». Non pensa mai a un toyboy o magari a un cinquanten­ne? «No, mi piace stare da sola. Poi ho un figlio, una figlia, tanti amici». Che tipo di madre è stata? «Come mamma ho dato la libertà a mia figlia sin da giovanissi­ma. Infatti suo padre ( Pasquale Squitieri, ndr) era un po’ incavolato. Claudine è andata a vivere da sola subito, ma nel mio stesso palazzo. Per me è sempre stato importante avere un bel rapporto coi figli. Solo così ti confidano tutto».

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