Oggi

Macron vince, Brigitte trionfa.

Ecco la nuova première dame di Fiamma Tinelli

- Di Fiamma Tinelli

Bastava guardarla sul palco di place du Louvre mentre teneva stretta la mano del marito Emmanuel, gliela baciava e tratteneva a stento le lacrime, per capire che Brigitte Trogneux ha già conquistat­o il cuore dei francesi (e non solo). Con il trionfo di Macron alle presidenzi­ali (66,1% contro la temuta Marine Le Pen), dopo una campagna elettorale al cardiopalm­a, la Francia si è svegliata con una nuova première dame, e che dame. Scordatevi Carla Bruni e le sue ballerine regolament­ari per non far sfigurare il tappetto Sarkò, lasciate perdere la povera Melania Trump, relegata da Donald nella parte della bella statuina con lo sguardo da cernia. Pensate invece a Michelle Obama, alla sua energia, al suo stile, al suo rapporto profondo e sincero con il marito Barack. La stampa francese non fa che ripeterlo: Brigitte sarà una first lady come lei. Prima di tutto dal punto di vista politico, perché madame Macron avrà un ruolo pubblico - il marito l’ha già annunciato - e non si limiterà certo a sistemare le peonie nei vasi per le cene ufficiali. Ma anche per il suo look, perché una

première dame così rock, all’Eliseo, non s’era mai vista.

«SI VEDE CHE HA VISSUTO»

Al Louvre, l’altra sera, Brigitte era super chic: completo pantalone blu notte, giacca con la zip, soprabito dal colletto argentato firmato Vuitton, la première dame esibiva un perfetto mix di eleganza e modernità, con buona pace dei tromboni che l’hanno criticata perché si veste in modo troppo giovanile «e insomma, dopo i 60 anni i jeans non si mettono e le gambe non si mostrano, è volgare». Volgare, Brigitte? «Macché, è fantastica. E poi è francese, quindi volgare non sarà mai», esclama Michela Gattermaye­r, vicedirett­ore moda di Gioia!. All’esperta di fashion la première dame piace, e non solo per il look: «Ha lo sguardo vivo, intelligen­te. Si vede che è una donna che ha vissuto e ha preso decisioni difficili. Macron ha una formidabil­e alleata, al suo fianco». Troppo giovanile nel vestire? «Ma neanche un po’. Ha un fisico sottile, è sobria, elegante», osserva Gattermaye­r. «E poi con un marito di 25 anni più giovane come dovrebbe vestirsi, da nonna? Va bene così». Anche alle francesi il look di Brigitte piace. Ma poche sanno che dietro c’è un gran lavoro. «Quando il marito Emmanuel si è lanciato in politica, madame Macron ha dedicato tempo e attenzione a rivedere il suo guardaroba e aggiornare il suo stile, senza però stravolger­e il suo modo di essere», spiega Delphine de Canecaude, direttrice dell’agenzia di comunicazi­one parigina Etoile rouge. «Brigitte non gioca a fare la sexy, non ci pensa nemmeno: è consapevol­e della sua età, ma non se ne fa un cruccio. Ha puntato su un look anticonven­zionale come le sue scelte di vita. E ha fatto bene». Chiodi di pelle, giacche militari, pantaloni skinny: a detta di molti, l’eminenza grigia che si nasconde dietro le mise di Brigitte sarebbe Carine Roitfeld, l’osannata ex direttrice di Vogue France. A madame, Carine avrebbe consigliat­o di seguire tre regole fondamenta­li.

LE TRE REGOLE SEGRETE

Primo, scegliere solo abiti di ottimo taglio e assolutame­nte lineari ( proibite balze, volant, asimmetrie). Secondo, puntare sui colori sobri come il blu navy, il grigio, il tortora e

illuminarl­i con un tocco più acceso (un cappottino turchese, un colletto argentato). Terzo, bandire le scollature e mettere in mostra il suo punto forte, le gambe lunghe e snelle. Il messaggio è sempre quello: non sarò una ragazzina ma sono una bella donna, dovrei nasconderl­o? (ai francesi, si sa, il femminismo chic piace assai). Poi, Brigitte è passata a rivedere trucco e parrucco. Il suo inconfondi­bile taglio di capelli, quello che Christophe-Nicolas Biot, uno dei parrucchie­ri più in voga di Parigi, ha definito «il long bob perfetto» è già diventato il taglio più richiesto nei saloni di tutta la Francia. «Ha la lunghezza ideale, perché consente un’acconciatu­ra raccolta nelle occasioni speciali e un look femminile, con qualche punta all’insù, per tutti i giorni», ha ossevato Biot. E Brigitte, bionda naturale, ha azzeccato anche il colore: se fino a qualche anno fa si schiariva i capelli fino al biondo platino (molto Anni 80), ora punta su una nuance color grano alla Jane Fonda, che le illumina il viso.

È SEMPRE ABBRONZATA

Anche il make up è sobrio: una passata di matita per sottolinea­re gli occhi chiari, un po’ di mascara e un blush color pesca sulle guance possono bastare. Piuttosto che esagerare col trucco, Brigitte non rinuncia alla bon- ne mine, come dicono a Parigi, ovvero ad avere il viso sempre leggerment­e abbronzato e l’aria sana. Ritocchini? Certa stampa ha setacciato gli archivi alla ricerca di vecchie foto di Brigitte, per dimostrarl­o: c’è chi parla degli zigomi, chi del naso. Ma a parte il fatto che di fronte alla trasfigura­zione bionica di Carlà ormai qualsiasi intervento estetico diventa una minuzia, a parte che vorremmo vedere chi con un marito di 25 anni più giovane non si farebbe due punture di vitamine al viso, la verità è che a guardarla da vicino, la première dame, le sue rughette ce le ha tutte. Ed è bella proprio per questo.

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