Francesco Gabbani:
«All’Eurovision Song Contest mi hanno boicottato»
Avolte essere i super favoriti è un boomerang. È quello che è successo a Francesco Gabbani, trionfatore di Sanremo, e dato per vincente anche all’Eurovision song contest, il festival musicale europeo che quest’anno si è tenuto a Kiev. I bookmaker scommettevano su di lui, l’attenzione della stampa era tutta per Occidentali’s karma e il balletto con la scimmia, e invece no: Gabbani si è classificato solo sesto, mentre a vincere la kermesse è stato il giovane portoghese Salvador Sobral, che ha incantato l’Europa con una struggente ballata, Amor pelos dois, scritta da sua sorella. «Ho perso perché ero il super favorito», ha detto Gabbani. «A Sanremo non ero dato per vincente e la situazione si è ribaltata. Quando sono partito per Kiev, invece, ho detto: “Vabbé, ragazzi, andiamoci a fare una cantatina in Ucraina”, e invece è andata così». Al conclave, chi entra Papa esce cardinale, si sa. Ma qui c’è qualcosa di più. All’Eurovision a decidere il vincitore è per il 50 per cento il televoto e per il 50 per cento il voto delle giurie (com- poste da cinque professionisti di ogni nazione che lavorano a vario titolo nel campo della musica). Naturalmente né gli spettatori, né i giurati possono votare per il proprio Paese. Probabilmente è successo che, proprio perché considerato pericoloso, Gabbani non è stato votato dai Paesi avversari.
LA BBC HA SCRITTO CHE ERA UBRIACO. UNO SFOTTÒ, MA PUÒ AVERE INFLUITO
Ma c’è di più. Tradizionalmente, al festival europeo, le nazioni di cultura affine ( per esempio i paesi dell’Est o quelli del Nord Europa) si sostengono a vicenda. Una strategia che a noi italiani non è mai riuscita. E così Francia e Spagna, per esempio, hanno dato il massimo dei voti al cantante portoghese. Non solo. Perfino la giuria di San Marino ci ha tradito, dandoci pochi punti. «Non mi aspettavo niente da nessuno, però sicuramente non sono stati carini», ha commentato Gabbani. Gli unici Paesi che ci hanno dato il massimo dei voti sono stati Albania e Malta. Poi c’è stato anche il “colpo basso” della Bbc. Durante la finale, sull’account ufficiale della rete è apparso un tweet che diceva: «Vai a casa, sei ubriaco!», scatenando un putiferio. Ora, va detto che la frase Go home, you’re drunk è uno sfottò comune sui social network, e nessuno intendeva che Gabbani fosse davvero alticcio. Di sicuro, però, gli inglesi non hanno gradito la sua performance e questo può avere influenzato i votanti. «Sono rimasti in superficie e non hanno voltuto approfondire il testo, mi spiace per loro», ha risposto con eleganza Gabbani. Insomma, la delusione è grande. Ma non tutto è perduto: il cantante toscano ha comunque ottenuto successo e visibilità all’estero. La sua carriera è lanciata. E noi amanti dell’Eurovision continuiamo a sperare in una futura vittoria italiana e puntiamo tutto su Lisbona 2018.