Ma un servizio civile obbligatorio sarebbe utile per i giovani?
NE HA PARLATO IL MINISTRO DELLA DIFESA A TREVISO, DURANTE L’ADUNATA DEGLI ALPINI
RISPONDE
Se il servizio civile è improntato a una funzione prevalentemente educativa, è giusto che siano i giovani a farlo. Se invece ha una funzione di solidarietà sociale, di volontariato, cioè di passaggio da una economia della concorrenza a un’economia del dono, deve riguardare non solo i giovani ma tutti i cittadini, di qualsiasi età e indipendemente dall’essere maschio o femmina. Inoltre, se si pretende che il servizio civile prestato dagli adulti non sia fatto a scapito del loro lavoro, allo stesso modo
il servizio civile prestato dai giovani non deve essere fatto a scapito dello studio.
In Italia si studia talmente poco (e ciò non è imputabile solo alla poca voglia dei ragazzi, ma a noi adulti che poco pretendiamo da loro e al lassismo crescente della nostra scuola) che io sono contrario a qualsiasi distrazione. In Italia uno studente ha molti più giorni di vacanza rispetto al suo coetaneo degli Stati Uniti, nelle nostre università non ci sono controlli severi sulla frequenza delle lezioni, si può andare fuori corso per molti anni, e tutto ciò porta a un declassamento pericolosissimo della nostra scuola.
Credo che il giovane studente vada considerato come un qualsiasi lavoratore e perciò debba studiare 8 ore al giorno per 220 giorni all’anno.
Abbiamo solo il 23% di cittadini laureati: una percentuale scandalosamente inferiore a quella di molti altri Paesi dell’Ocse. Dobbiamo recuperare e perciò sono contrario a distrazioni dallo studio, compresi gli stage perché spesso lo studente smette di studiare ma viene sotto-utilizzato e non impara un mestiere.