SILVIO GARATTINI
TRE STORIE VERE: PER AVERE UNA VISITA O UN INTERVENTO RAPIDI BISOGNA RIVOLGERSI AL PRIVATO. E PURE I TICKET SONO SALATISSIMI
Vi raccontrotrestorie. Le sigle e i luoghi sono assolutamente immaginari, ma i fatti sono veri.
A.M., pensionata di una modesta famiglia, allafinedi lugliohaundistacco di retina. IlProfessoredacui è incura ritienesidebbaagireimmediatamente, ma nella sua clinica universitaria, in periododi vacanza, ha scarso personale. Perciòprenotaunlettoinuna clinica privata e pochi giorni dopo si puòeffettuarel’intervento. Checosta alla paziente 15mila euro. V.L., ingegnere, ha disturbi urinari e decide di richiedere una visita specialistica per la prostata. Con l ’ impegnativa del medico va in Ospedale, dove scopre una lista d’attesa di tre mesi. Mapagando
una visita privata all’interno dello stesso Ospedale (si chiama“intramoenia”), dopo
quattro giorni viene visitato con diagnosi di tumore. Verrà operato subito a carico del Servizio sanitario nazionale? Per ora non lo sappiamo.
G.F., impiegato, daunpo’di tempo soffre di una strana stanchezza, e il medico gli prescrive una serie di esami del sangue. Non avendo esenzioni, il suoticket risulta elevato, superiore a quanto pagherà andando in un laboratorio privato.
È legittimo chiederci: dov’è finita la gratuità del Ssn sancita nella legge 833 del 1978? Bisogna affrontare la situazione con energia perché altrimenti il Ssn rischia di esseresostituito dai vecchi sistemi assicurativi, privando i cittadini delle caratteristiche di universalità, equità e gra
tuità che l’ attuale sistemaha garantitofinora, migliorandola salute nel nostro Paese.