Toulouse Lautrec
PROSEGUE CON SUCCESSO A VERONA, LA MOSTRA SUI CAVALLI, LE BALLERINE E IL MONDO FRIVOLO E COLORATO DELL’ ARTISTA
Sono le rappresentazioni legate al Moulin Rouge quelle che nell’immaginario collettivo riportano alla mente l’opera di Henri de Toulouse-Lautrec: figura eccentrica del panorama artistico parigino fine 800 al quale, dopo il successo di Torino, anche Verona dedica una visitatissimamostra all’AMO Arena MuseoOpera, Palazzo Forti, fino al 3 settembre. Intitolata con il suo nome ripercorre, attraverso 170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene, l’attività che Lautrec, affetto da una rara forma di nanismo e devastato dalla sifilide a dall’alcol, concentrò in soli 36 anni di vita. Dieci
sezioni tematiche: quattro dedicate alle “Nottiparigine” , poi i “Cavalli” sua grande passione, i “Disegni” amatita e penna che l’accompagnarono durante i molti periodi di convalescenza, le “Collaborazioni editoriali” (due sezioni) con i celebri manifesti pubblicitari, le locandine teatrali, le copertine degli spartiti musicali. Ed ancora “Con gli amici intellettuali” che riuniva sovente nella sua casa-studio al quartiere di Montmartre e, per finire, “L’amore è un’altra cosa” con le opere dedicate al cabaret, a ballerine,
prostitute, modelle e quell’ambiente che innalzò a sua famiglia, e lo accolse: attore e spettatore di un mondo frivolo e colorato, malinconico e sincero.