MELANIA TRUMP
SNOBBATA DA MOLTI EMESSA INOMBRADA IVANKA, ORASIPRENDELA RIVINCITA. IN ITALIA TORNA FINALMENTE A SORRIDERE ACCANTOALMARITO. MANONÈPERAMORE
La First Lady degli Stati Uniti è tornata protagonista durante il viaggio in Italia e in Europa per accompagnare Donald al G7.
Ciao, benvenuta a Taormina! «Grazie», risponde Melania Trump in squillante italiano a una signora per strada, facendo ciao con la mano. Dietro gli occhialoni da sole, un sorriso trionfante. Sabatomattina, esterno giorno. Siamo ancora al G7 di Taormina, le first ladies e il first gentleman Joachim Sauer (marito della Cancelliera tedesca) passeggiano scortati da centinaia di guardie del corpo. Il peggio, se vogliamo, è alle spalle. The Donald, il marito-presidente di Melania, al G7 ha fatto infuriare la Merkel, ha ribadito il sì aimuri, il no alle politiche di salvaguardia del clima. Se n’è andato a zonzo per le strade di Taormina solo soletto, lontano dai leader. Prima, a
Roma, era stato soavemente bacchettato da Papa Francesco sull’ambiente. Eppure Melania, finalmente, sorride. È il suomomento di riscossa sul marito che più non sopporta. Lo si era capito già durante l’insediamento alla Casa Bianca (ricordate il suo broncio?). Lo ha rimarcato negli ultimi giorni. La mano sfuggente a Mr President, i sorrisi a denti stretti accanto a lui solo a favor di fotografi. Lui, che già a Tel Aviv il 22maggio, sceso dall’Air Force One, aveva tentato di prenderle lamano per ricucire un rapporto che ormai pare insanabile. Ma lei, sgusciante come un Visitor, gliel’aveva sottratta. Ma torniamo al 27 maggio. La notte prima, a Roma, Ivanka Marie, figlia prediletta di Trump, già First Lady- Ombra, aveva fatto in fretta le valigie per tornare negli Usa con il marito Jared Kushner. Genero preferito di papà, ora sempre più coinvolto nel Russiagate, che potrebbe costare a lui il posto di senior advisor, e al Presidente un mare di guai. Ecco allora che Melania Knauss in Trump, ride davvero. Si è sbarazzata della figliastra-rivale, e in Sicilia risplende in Dolce&Gabbana, stile italiano supersexy (quello dell’ultima Sophia Loren e diMonicaBellucci, per dire). È lei la first lady più ammirata, sottolineano Vogue e Vanity Fair che fino a ieri l’avevano snobbata. NataaNovoMesto nel 1970, sotto il regime di Tito, non
ha difficoltà a incedere marziale sui tacchi per le viuzze. Così si prende la rivincita. Sulla temibile Ivanka, sul passato da immigrata (ancorché regolare), sullo staff presidenziale che le dice cosa fare e non fare, twittare o no. Dopo, a casa, lei e il presidente faranno i conti. A gennaio era fuggita subito a NewYork, come a dire: la Casa Bianca non è affar mio. «Voglio seguire gli studi di Barron», aveva detto. E stava sempre un po’ defilata. Perché una come lei, exMiss, punta al primo posto, a nessun compromesso. Dio solo sa quanto dev’esserle costato arrivare fin lì, al posto di Michelle (Obama). Salvo poi riemergere dal limbo in Europa. Perché quel posto è suo, diamine. E vista l’aria che tira, non è detto che duri a lungo. Allora, Melania, si è detta: «Balleremo una sola estate? Balliamo. Sopportiamo Donald quel tanto che bastama voglio lasciare anch’io la mia zampata nella storia». E pazienza se alla Casa Bianca Ivanka vuole già arredare l’Ala Est delle first ladies. Ora gli equilibri sono cambiati. Al G7 tutti erano pro-Melania. Di questo Grand Tour resta una foto, cartolina da Roma. Lei e Donald nella Cappella Sistina, sotto il Giudizio Universale. Visti di spalle, mano nella mano. Lassù, solo i dannati e gli eletti diMichelangelo sanno che cosa si sonomormorati a denti stretti quei due.