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Roger Moore Il mitico 007 è morto a 89 anni

È MORTO IL 23 MAGGIO IN SVIZZERA L’ ATTORE CHE HA INTERPRETA­TO PIÙ VOLTE IL RUOLO DI 007. È STATO A LUNGO SPOSATO CON L’ ITALIANA LUISA MATTI OLI. PIÙ CHE PERLE SUE PROVE D’ ATTORE VERRÀ RICORDATO PERI L SU OSTILE E PERLA SUABRI TANNICA IRONIA

- di A. Greco

Figlio di un poliziotto londinese, ma elegante come un Lord, dopo 89 anni vissuti in souplesse, se n’è andato il grande RogerMoore. Di lui, più che le prove d’attore, il pubblico amava l’ironia che dispensava a ogni apparizion­e. Del resto era il primo a prendersi in giro. Sosteneva che i registi si limitavano a chiedergli tre espression­i: col sopraccigl­io destro alzato, col sopraccigl­io sinistro alzato e normale. Dopo aver raggiunto il successo internazio­nale negli anni Sessanta, con la serie tv Il Santo, in cui interpreta­va il ladro gentiluomo SimonTempl­ar, all’inizio della decade successiva si conferma una star con i 24 episodi del telefilm Attenti a quei due, dove divide il successo e il ruolo di protagonis­ta con un marpioniss­imo Tony Curtis. Insieme sono una coppia perfetta: chic, sexy e divertente.

ALSERVIZIO DISUAMAEST­À

Quando i produttori di James Bond lo chiamano, nel 1973, l’agente 007 ha qualche problema. Dopo il periodo d’oro di Sean Connery, c’è stato il passo falso di Al servizio segreto di suaMaestà, con George Lazenby. Moore darà, all’agente segreto più ganzo della storia cinema, un’impronta precisa: poca violenza, molta leggerezza e l’ineffabile sensazione che, per il suo 007, eliminare i cattivi fosse solo una spiacevole incombenza, una formalità da assolvere in fretta, per poi correre a festeggiar­e con qualche bella Bond girl. Lui ricordava sempre con piacere i sette episodi di 007 che aveva interpreta­to: «Mi coprivano di soldi per soggiornar­e nei posti più belli del mondo, con attrici meraviglio­se, e dire “agitato, non shakera-

to”». A onor del vero, oltre a essere un divertito Bond, Moore al cinema ha fatto poco altro. L’unico film nel quale, diceva, «ho saputo recitare» era un thriller psicologic­o degli anni Settanta, L’uomo che uccise se stesso. Eppure, grazie alla fortuna che gli permise sempre di avere una vita straordina­ria senza particolar­i talenti, nel 1973 uscì dall’Academy con l’Oscar come miglior attore protagonis­ta. In realtà il suo compito era solo quello di consegnare il premio a Marlon Brando, che per protesta mandò sul palco una Apache a parlare dei diritti dei nativi americani. «Avevo in mano la statuetta e di fronte questa tizia in costume tradiziona­le. Non sapendo come cavarmelam­i tenni l’Oscar. Mi rimase nelle mani fino a dopo la fine della cerimonia e me lo sono portato a casa. Speravo lo dimenticas­sero, e invece il giorno dopo mandarono qualcuno a riprenders­elo», ha raccontato poi Moore, con il solito sorrisetto divertito.

HUMOUR INGLESE

L’autore Mark Haynes ha raccontato un piccolo aneddoto che descrive bene il senso dell’umorismo di Roger Moore: «Nel 1983, a sette anni, lo incontrai all’aeroporto di Nizza. Chiesi un autografo e luimi fece una dedica affettuosa. Quando la lessi però protestai: “Chi è questoMoor­e, io voglio la dedica di James Bond”. Lui allora alzò il sopraccigl­io e a voce bassami disse: “Devo firmare con falso nome, altrimente Blofeld ( un cattivo dei suoi film, ndr) potrebbe individuar­mi”. Tornai a casa felice di essere diventato complice di 007. Molti anni dopo incontrai Moore a una serata di benificenz­a, gli raccontai l’episodio: lui rise e ammise che non se lo rammentava. Prima di andar via peròmi prese da parte, alzò il sopraccigl­io e mi disse: “In realtà ricordo tutto, ma ho temuto ci fossero dei complici di Blofeld a origliare”».

QUATTRO MOGLI

Moore ebbe quattro mogli. La prima, Doorn van Steyn, lo aggredì più volte a unghiate. La seconda, la vocalist Dorothy Squires, gli ruppe una chitarra in testa. Con la terza, l’attrice italiana Luisa Mattioli, andò meglio: prima di un costoso divorzio, più di trent’anni d’amore vero e turbolento e tre figli affettuosi: Deborah, Geoffry e Christian. Nel 2002 l’ultimo matrimonio, quello della serenità, con la multimilio­naria scandinava Kristina Tholstrup.

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A sinistra, un giovane Roger Moore in una foto di scena. È stato l’attore che ha vestito più volte i panni di James Bond: 7 volte. Sopra, Moore insieme a Sean Connery, 86, altro storico interprete della spia inglese.

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