Beatrice e Alexandra di Monaco single per una notte
«LA RICETTA È SEMPLICE: NIENTE FRITTI O SCHIFEZZE E UN PO’ DI ATTIVITÀ FISICA TUTTI I GIORNI», SPIEGA LA SHOWGIRL. CHE METTE NEL PIATTO CIBO SAN OMANO N VIVE CERTO DI RINUNCE: «VERDURINE BOLLITE? MAVA’, SENZAUNPIATTODI PASTASAI CHETRISTEZZA...»
Con Michelle Hunziker che si gode il suo primo bagno nell’amato mare di Varigotti (Ponente ligure) possiamo anche quest’anno dare ufficialmente inizio all’estate. Ovvero alla stagione del «dovevo pensarci prima». A cosa? Alla palestra, alla dieta, al detox... Siamo nelle settimane del senso di colpa, cui seguiranno quelle agostane della rassegnazione e quelle, settembrine, dei buoni propositi per l’anno prossimo. Ma siamo anche nelle settimane in cui qualcosa, in extremis, possiamo ancora fare. Per capire cosa, abbiamo raccolto tutto il nostro coraggio e i nostri chili di troppo, ci siamo spinti fino alle linee nemiche, quelle di chi alla silhouette e alla salute lavora incessantemente tutti i giorni dell’anno. Le linee (o meglio, la linea) di Michelle Hunziker, per intenderci. Quello che segue è insomma una specie di reportage di una battaglia tra chi è abituato a combattere con una bilancia e chi ha scoperto che esistono anche modi efficaci per farci pace.
Michelle, va bene il Dna, ma come fa ogni anno a rientrare, e meglio, nel bikini dell’anno precedente? «Ogni fisico ha esigenze e caratteristiche proprie, quindi una risposta universale non c’è. Ma a costo di sconvolgerla le rivelerò qual è secondo me il vero segreto per dimagrire. Pronta? Mangiare meno. Le sembrerà incredibile, ma se ci si rimpinza di fritto, cibi da fast food, pizza, lieviti e alcol dalla mattina alla sera non si dimagrisce». Chi lo avrebbe mai detto, eh? «Vero? Battute a parte, molti sono convinti che per perdere peso sia necessario eliminare questo o quell’alimento o, peggio, che esistano alimenti “cattivi” a prescindere. Io invece, premesso che non sono un dietologo, sono dell’idea che bisogna mangiare sempre tutto. A patto di farlo in quantità “umane”, senza alzarsi da tavola conciati in modo da doversi prendere digestivi miracolosi». Lei per esempio come si regola? «Adoro mangiare, non voglio rinun- ciare mai a niente. E sono convinta che, per stare davvero bene, sia necessario inserire nell’organismo anche un po’ delle tanto vituperate tossine. Se mangi tutto il giorno roba bollita, in bianco, scondita, non solo perdi il gusto del cibo, ma anche quello della vita. E in più ho imparato che l’organismo si disabitua al punto che poi, appena ingerisci qualcosa di appena meno sano, stai malissimo. Bisogna mangiare tutto, anche i grassi». Questa è già un po’ più incomprensibile. «I grassi fanno benissimo, vanno solo assunti in dosi ragionevoli. Io man- gio regolarmente il burro, che è un concentrato di vitamina D, gli oli di semi di lino, di sesamo... Mi hanno spiegato che l’unico alimento che fa davvero male è lo zucchero bianco, raffinato; e infatti nella vita di tutti i giorni l’ho sostituito con il miele. Però non l’ho eliminato del tutto: se ho voglia di una torta, di un dolce o di un gelato, non vado certo a cercarmeli senza zucchero». Io prendo appunti eh, poi le faccio sapere se ha funzionato. «Più che prendere appunti, impari ad ascoltare il suo corpo. Quello che vale per me non è detto che sia un bene anche per lei. Anche la dieta più “su misura” non può funzionare se non impariamo a capire cosa è buono per noi. Ha presente la lattuga? È un alimento leggero e sanissimo ma io se la mangio mi gonfio come un pallone. Il mio corpo lo ascolto, ma mi godo la vita: è troppo breve per rinunciare a mangiare con gusto». Eppure, per l’Associazione ItalianaCeliachia, sei milioni di italia-
« AMO MANGIARE E NON RINUNCIO MAI A NIENTE, MA FACCIO ATTENZIONE ALLE QUANTITÀ»
ni mangiano prodotti per celiaci pur non avendone bisogno. «L’ho notato anch’io: va di moda sentirsi “malati” rispetto al cibo. Ma non capiamo che più facciamo così, più diventiamo dei fighetti intolleranti, al cibo e alla vita. Finiremo col cibarci di integratori e di pillole come gli astronauti. Ma che vita è senza pasta, pesce, mozzarella?». Sì, ma che girovita è con pasta, pesce e mozzarella? «Per potersi permettere di non eliminarli del tutto dalla dieta, a volte è sufficiente fare attività fisica regolare. Il vero nemico della linea non è questo o quell’alimento: è l’immobilismo». L’attività fisica è infatti una delle prime cose che un nutrizionista consiglia. Ma anche la prescrizione forse più disattesa. Non tutti hanno tempo da dedicare alla palestra. «Lo so che non mi credete, ma giuro che è vero: io ho tre figlie, un lavoro impegnativo, una vita piena di cose da gestire. Ma piuttosto che rinunciare ai miei 30- 45 minuti al giorno di attività fisica mi sveglio alle 5.30». Cioè lei alle 5.30 del mattino esce e va in palestra o a correre al parco? Lo sa che inizio a invidiarla molto meno? «Non servono parchi né abbonamenti costosi e spesso inutilizzati per la palestra. Io mi alleno a casa mia, senza attrezzature o altro. Ho fatto un investimento iniziale in 5- 6 lezioni con un personal trainer che mi ha insegnato a usare l’unico strumento di cui abbiamo bisogno per stare in forma: il corpo. Io ho fatto così, ho imparato gli esercizi a corpo libero giusti per me, con cui mi tengo in forma ovunque mi trovi: anche in una stanzetta di 2 metri quadrati, riesco a far accelerare il battito cardiaco, a sudare, e quando mi cimetto fatico tanto da sputare la milza. Senza arrivare a tanto, il segreto per non cedere all’immobilità è il corpo libero». Con rispetto parlando, il suo è un po’ più facile da liberare... «La vuole la ricetta per ottenerlo?». E me lo chiede? «Scriva: corpo libero, mangiare tutto, godersi la vita. E va’ da’ via i ciapp ». N.B.: L’espressione finale è tipica del dialetto milanese. Per motivi di opportunità, la tradurremo liberamente con l’esortazione: «E comunque è rimasto poco tempo prima delle vacanze. Meglio se invece che prendere appunti inizia a fare almeno una corsetta sul posto».
ANCH’IO HO POCO TEMPO, COME TUTTI. MAPURDI FARE FITNESS MI SVEGLIO ALLE 5»