Quali segnali arrivano dalle elezioni amministrative?
RISPONDE Antonio Polito vicedirettore del Corriere della Sera
ICinque Stelle hanno perso, il Pd non ha vinto ma festeggia la frenata dei Cinque Stelle, il centrodestra avrebbe vinto ma non se lo vuol dire, per paura di essere costretto a fare la pace e trovare un accordo tra Berlusconi e Salvini. È paradossale l’esito politico del primo turno delle Amministrative. I partiti hanno fatto di tutto per tenerlo in sordina, per non contarsi, perfino nascondendo i propri simboli dietro unamiriade di liste civiche. Però i dati parlano chiaro e dicono che gli italiani, almeno per eleggere i sindaci, continuano a ragionare con una logica bipolare, e che per questa volta i grillini ne sono stati espulsi, tornando in unaposizione da terza forza non in grado di impensierire i due principali duellanti. Che sono ancora centrodestra e centrosinistra, con una certa prevalenza del primo. Nei ballottaggi che contano saranno loro a contendersi la vittoria finale. D’altra parte sia il
Pd che Forza Italia hanno dovuto fare compromessi con l’area politica che hanno intorno, ricostruendo alleanze che la politica nazionale aveva rotto da tempo. A Genova, Forza Italia ha accettato il candidato voluto dalla Lega, e le cose sono andate molto bene, il centrodestra può strappare la città alla sinistra. Mentre a Palermo il Pd ha dovuto nascondersi dietro il sempiterno Orlando pur di vincere, rinunciando perfino al simbolo. Se
seguissero la lezione degli elettori, i partiti dovrebbero dunque riprende
re lavi a delle coalizioni, abbandonata frettolosamente per inseguire sogni di gloria personale. Ma è improbabile che lo faranno.