Ma anche un prete qualche volta può non porgere l’altra guancia?
NEL GENOVESE, UN SACERDOTE HA PRESO A PUGNI TRE LADRI ENTRATI NELLA CASA DELLA MADRE
RISPONDE Mons. Vincenzo Di Mauro vescovo, arcivescovo emerito di Vigevano
Grazieper questadomanda che, assieme a un quesito morale, offre anche qualche spunto di ilarità! È sicuramente provocatoria l’affermazione di Gesù: «A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva ilmantello, non rifiutare la tunica» ( Lc 6,29). Tuttavia mi sia permessa qualche breve considerazione: in unmomento, quale l’odierno, dove la violenza è all’ordine del giorno ed eventi drammatici si guadagnano quotidianamente la ribalta e leprimepagine dei mass media, una piccola “ri- vincita” non stona. Anzi, ritengoche se - ipoteticamente - un video della “scazzottata” tra don Lorenzo e i ladri fosse stato pubblicato suYoutube o alla televisione, avrebbestrappato non solo dei «mi piace», ma anche degli applausi di compiacenza. Sì, perchénon se ne può più di gente che indisturbata entra in casa tua, ruba, rovina, violenta, e il giornodopo te li ritrovi in coda al supermercato… davanti a te! Anche ilPapa, parlandocon i giornalisti nel viaggiodi ritor- no dallo Sri Lanka (nel gennaiodel2015), in un contesto simile (siparlava del dirittodi direciòche si pensa) stupì il suo uditorio viaggiante con parole che girarono il mondo: «Perché è vero che non si può reagire violentemente. Ma se il dottor Gasbarri ( Alberto Gasbarri è l’organizzatore dei viaggi papali, ndr) cheèunamico, diceuna parolaccia contromiamamma, si aspetta unpugno» (e qui, il Papa fa il gesto di dare un pugno). Presumo che don Lorenzo abbia solo “esercitato il diritto” di dire ciò che pensava. L’ha detto con le mani, invece che con la bocca, ma forse era l’unico linguaggio comprensibile ai suoi “amici”, per i quali, peraltro, poi ha pregato!