Oggi

«Kashoggimi adorava a lettoeraun­gattone»

«ILMILIARDA­RIO SAUDITA CON LE DONNE CI SAPEVA FARE», DICE A OGGI L’ATTRICE. E RACCONTA: «LA NOSTRA FU UNA STORIA DAMILLEEUN­ANOTTE. MI HA REGALATO UN RUBINOAFOR­MADI CUOREEUNAN­ELLO CONDIAMANT­E. E UNA VOLTAMI HALASCIATA DA DIOR DICENDOMI: “COMPRACIÒC­HEVUOI»

- Di Cristina Bianchi

Adnan era un uomo solare. Non ti faceva mai pesare il fatto di essere un businessma­n in un mondo di squali. Se era con me, pensava ame. Sono rimastamol­to colpita dalla suamorte». Lory Del Santo mi accoglie a casa a Milano. È appena tornata da Parigi, dice, e il suo studio è in disordine: «Scusi, attendo un armadio». Siamo qui per parlare di Kashoggi, ex uomo più ricco del mondo negli Anni 80, scomparso a 82 anni. L’allora valletta del Festivalba­r («Mi chiamavo Loredana, volevo sfondare»), ebbe con lui una relazione clandestin­a di oltre sei mesi, a partire dall’estate del 1980. Tutto comincia sul favoloso panfilo Nabila dai cinque ponti e 100 camere da letto: «Non fu una sola notte, come scrisse Novella 2000. Ma molte, molte di più », precisa lei. «Potremmo direMille e una notte... ». Adnan Kashoggi dopo un ictus e problemi di cuore se n’è andato il 6 giugno al St. Thomas Hospital di Londra. L’affarista saudita, nato alla Mecca da una famiglia di orgini turche (suo padre era un medico stimato a corte), tra gli Anni 70 e gli 80 si era arricchito come mediatore nella vendita di armi. Sul suo yacht, il Nabila, ospitava il jet set. «Durante quei party principesc­hi, teneva d’occhio

tutti, faceva affari, senza disdegnare l’uso di call girls d’alto livello», scriveva il giornalist­a americano Ronald Kessler nel libro The Richest Man in the World: The Story of Adnan Khashoggi ( all’estero il suo nome è scritto più di frequente con “Kh”).

UN LUNGO APPROCCIO

«Io l’ho conosciuto per caso», dice a Oggi Lory Del Santo. «È il giugno del 1980, in una discoteca di Parigi incontro un uomo, non ricordo il nome, che mi invita il giorno seguente a Saint-Tropez: “Vieni, ho un amico che ci ospita in villa”. Compro il biglietto di tasca mia, e lo seguo. Non volevo ambiguità: ho avuto storie di una sola notte, ma devo decidere io se andare con un uomo, oppure no». Da Saint-Tropez, la vengono a prendere in limousine. «Mi portano a Cannes, stanza 305, al Majestic. Resto sola in questa suite affacciata sul mare. Scorgo una valigetta nera. Di chi sarà? La apro o non la apro?». Dopo ore di attesa, la apre: «C’erano 100 mila dollari. Mai visti tanti soldi in vitamia! Confesso, un pensierino l’ho fatto, avrei potuto fuggire con il malloppo. Ma ho atteso». Lui, Kashoggi (che secondo l’Economist spendeva 250 mila dollari dell’epoca al giorno) arriva, la saluta e se ne va. «La storia si ripete più volte». Ma insomma, Lory, quando è iniziata questa benedetta relazione? «È stato sul Nabila. Anche lì mi lasciano sola, in una suite immensa e dorata. Nell’armadio, vedo tuniche dai colori sgargianti. Le sue. Ma quella sera non accade nulla. Solo la notte dopo». Che amante era? «Non immaginate­vi acrobazie. Più che una tigre era un gattone. Amava al rallentato­re. Consapevol­e del suo potere. Gli piaceva stupirmi. I gioielli chemi ha regalato? Un collier d’oro con rubino a forma di cuore, un anello con diamante a planetario, che non mi piaceva». Una volta la lascia sola da Dior e dice: «Io vado, compra ciò che vuoi». «Avrei dovuto approfitta­rmene. Invece ero una ragazzacci­a con lemini, era troppo per me», continua Lory. «Però a Verona, da mamma, ho ancora quel cappotto

«AMAVA CON LENTEZZA, CONSAPEVOL­E DEL SUO POTERE, GLI PIACEVA STUPIRMI

Dior blu in pelle matelassè, con i bordi di volpe». Nella narrazione della Del Santo la storia finisce perché AK (si pronuncia ei chei) la tradisce sul panfilo.

LA MALEDIZION­E

Di sicuro, tutto si raffredda quando lei porta le sue foto, che la ritraggono in topless sul Nabila, a Novella 2000. «Le pubblicaro­no in tutto il mondo. Ero famosa. Quello volevo», dice. Ma il grande trafficant­e d’armi, coinvolto nello scandalo Iran- Contras, non vuole altre rogne. Di lì a poco le sue fortune precipiter­anno. «Avesse messo i soldi in banca, non si sarebbe rovinato», disse all’epoca Donald Trump. Qualche anno più tardi, gli comprerà il Nabila, scontato. Una nave maledetta, per molti. Chissà se la superstizi­one ha un fondo di verità. Sta di fatto che anche Trump, pieno di debiti, nel 1991 la rivende all’emiro Al-Walid bin Talal. E oggi Trump, presidente degli Stati Uniti, non naviga in acque tranquille. Ma non è colpa del Nabila.

 ??  ?? STILE PANTERA Lory Del Santo, 58, in pelle nera stile pantera. Sopra, il servizio di Novella 2000 del 1980 che la lanciò nel mondo.
STILE PANTERA Lory Del Santo, 58, in pelle nera stile pantera. Sopra, il servizio di Novella 2000 del 1980 che la lanciò nel mondo.
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SUL NABILA, FESTE , BELLEDONNE E CHAMPAGNE Adnan Kashoggi negli Anni 80 sullo yacht Nabila con Ivana Trump (oggi 68) A destra, con “la principess­a punk” Gloria von Thurn Und Taxis, 57. Sotto, il famoso yacht lungo 80 metri e con cinque ponti.
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CON LE SUE ULTIME DUE MOGLI Cannes, 1997. Kashoggi con la terza moglie Shahpari. Sotto, con la seconda, l’italiana Laura Biancolini, (convertita all’Islam col nome di Lamia).

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