Il nipotino di Gianni Morandi Si è feritoconil fidget spinner, il gioco più amato dell’estate
IL NIPOTE DI GIANNI, FIGLIO DI MARCO, SI È FATTO MALE GIOCANDO CON IL FIDGET, LA“TROTTOLA” TANTO DI MODA TRAI GIOVANISSIMI. MA NON È LA PRIMA VOLTA CHE UN GIOCOSI TRASFORMAI N UN PERICOLO. ECCO COME EVITARE CHE SUCCEDA AI VOSTRI FIGLI
H «o scoperto in modo tragico che in commercio sono disponibili ‘giochi’ del genere - detti spinner - vere e proprie armi a disposizione di chiunque». A scriverlo su Instagram, sotto la foto della radiografia di una manina trafitta da un aculeo, è stata Sabrina Laganà, moglie di Marco Morandi (figlio di Gianni). Lamanina era quella di uno dei suoi tre figli, Leonardo, 10 anni. Il piccolo era andato a giocare a casa di un amichetto, dove ha trovato una pericolosa variante del fidget spinner, dotata di aculei. I ragazzini ci hanno giocato inmodo improprio, utilizzando un getto d’aria per farlo roteare più in fretta, finché il gioco non si è conficcato nel palmo della manina di Leo. «Leonardo ha subìto un intervento e gli è stato rimosso un pezzo di questo maledetto giochino che gli ha trafitto lamano», ha scritto ancora la Laganà. Sarebbe bastato che l’aculeo penetrasse nella manina duemillimetri più in là e gli avrebbe reciso il tendine. Il danno avrebbe - tra le altre cose - impedito al bimbo di continuare a suonare il piano, la sua passione. Un Morandi senzamusica? Impensabile. E infatti il fato ci ha messo il suo benevolo zampino: «Il mio grande Leo tornerà certamente a suonare il pianoforte e a scrivere le pagine più belle della nostra esistenza». È andata bene, quindi, anche se il piccolino tra punti di suturaemedicazioni dovrà rinunciare al mare per metà dell’estate.
QUANDO L’HOVERBOARD PRENDEVA FUOCO
Non è la prima volta che un giocattolo diffusissimo si trasforma in un potenziale incubo per i genitori. Era già successo con l’hoverboard, quella specie di skateboard elettrico a due ruote con cui gli adolescenti hanno di fatto sostituito i piedi negli ultimi mesi. Nel 2015, con un paio di anni di anticipo rispetto al suo dilagare in Italia, era vendutissimo negli Stati Uniti e Inghilterra, ma di fronte al gran numero di incidenti che si registrarono (l’hoverboard prendeva fuoco
«SAREBBERO BASTATI DUE MILLIMETRI IN PIÙ PER RECIDERE IL TENDINE»
facilmente) il colosso di e-commerce Amazon lo ritirò dalle vendite e rimborsò chiunque lo avesse comprato. In seguito, ha ricominciato a venderli ma solo se i produttori erano in grado di fornire adeguata certificazione di sicurezza. Perché il punto è tutto lì: non esistono giocattoli pericolosi in sé (non sarebbero giocattoli...). Esistono piuttosto in circolazione versioni dei vari giocattoli che si rivelano rischiose perché costruite senza rispettare standard europei di sicurezza (sintetizzati nel famoso marchio CE). Succede da tempo con i puntatori laser con cui giocano molti dei nostri figli: quelli non certificati, se puntati a lungo sugli occhi, possono provocare gli stessi danni che causa l’esposizione prolugata dell’occhio al sole o alla luce elettrica. Bisogna quindi stare attenti agli oggetti con cui giocano i nostri ragazzi, ma per evitare il rischio psicosi, oltre all’esercizio del buon senso può essere utile consultare i report settimanali sugli oggetti (giocattoli inclusi) non a norma segnalati in Europa. Si chiama Rapex e può essere consultato sul sito dell’Ue ( https://ec.europa. eu/consumers e poi cliccare su safety consumers).