Massimo Giletti Dà l’addio alla Rai, ma tornerà in tv
IL TRADIZIONALE SPAZIO DEL POMERIGGIO DOMENICALE È STATO CHIUSO: TROPPO SCOTTANTI I SUOI SERVIZI IN UN ANNO ELETTORALE? MAIL GIORNALISTA NON SPARIRÀ DAL VIDEO. PERCHÉ ...
Non c’è niente di ufficialema la decisione sembra ormai presa. Secondo quanto risulta a Oggi, Massimo Giletti darà l’addio alla Rai, l’azienda per cui ha lavorato per quasi trent’anni, e presto potrebbe accasarsi aMediaset o a La7, network con i quali le trattative sarebbero già serrate. È l’ultimo colpo di scena in una estate televisiva infiammata: Fabio Fazio da una parte, Giletti dall’altra. Il conduttore di Che tempo che fa trasloca su Rai 1 da settembre e strappa un supercontratto: 11milioni e 200mila euro per quattro anni. Dopo mesi di telemercato e polemiche sul tetto ai compensi, il presentatore ligure resta sulle frequenze del servizio pubblico con in tasca un milione in più ogni anno. Coro unanime di proteste: dai politici ai giornalisti fino alle associazioni dei consumatori. La clamorosa chiusura de L’Arena di Giletti fa poi il resto. Dopo 13 anni di successi, la nuova dirigenza Rai ha deciso di cancellare il famoso talk show. Un fulmine a ciel sereno che apre un grande punto interrogativo sul futuro del conduttore. «È un discorso politico in vista delle prossime elezioni, il programma ha fatto inchieste contro la casta e può danneggiare alcuni partiti», racconta una fonte interna all’azienda. Troppo
populista per alcuni, troppo grillino per altri. Anche se va ricordato che il blog del Mo Vimento 5 Stelle nel 2014 lo attaccò duramente dandogli del servo. Il conduttore avrebbe appreso la chiusura del programma direttamente da siti e quotidiani; provato e sorpreso, sceglie per ora la linea del silenzio. Le tensioni dalle parti de L’Arena negli ultimi mesi non erano mancate.
INCHIESTE SCOMODE
Pressioni importanti e frequenti, le inchieste su Rigopiano e sulla ricostruzione post terremoto adAmatrice avrebbero peggiorato la situazione. «Io ho dato molto a questa azienda, ho sempre creduto nella forza della Rai ma quello che è successo negli ultimi mesi mi ha lasciato un po’ perplesso. Non so se resterò», aveva detto nell’ultima puntata lo scorso maggio. Il programma, uno dei pochi realizzati internamente, stando alle nostre informazioni costa a puntata circa 80 mila euro con introiti pubblicitari di oltre 7 milioni di euro in un anno. Incolla allo schermo 4 milioni e mezzo di telespettatori con uno share superiore al 20 per cento. Vittorie nette contro Barbara d’Urso e perfino contro Maria De Filippi in prima serata con gli speciali musicali dedicati a
« Ho dato molto a questa azienda e ho sempre creduto nella forza della Rai»
Mogol e Zucchero. Gli ascolti c’erano, la pubblicità pure. Lo stile Giletti non piace però al neo direttore Mario Orfeo che in quella fascia oraria vuole maggiore leggerezza. Domenica In sarà affidata nella prima parte a Cristina Parodi, che, per sue esigenze familiari, andrà in onda da Milano. La vita è una figata, nuovo programma di Bebe Vio, e speciali de Lo Zecchino d’Oro nella seconda parte. «Giletti non ha un manager importante alle spalle», si mormora nei corridoi di Viale Mazzini. Beppe Caschetto, noto agente delle star, in quello spazio ha collocato Cristina Parodi. Non solo: a beneficiare della chiusura de L’Arena è anche Lucia Annunziata, nella stessa scuderia, su Rai 3. La giornalista raddoppia la durata del programma In mezz’ora conquistando una sorta di esclusiva sulla politica alla domenica pomeriggio. E adesso cosa accadrà? Giletti prenderà un po’ di tempo per riflettere. Ma il futuro sarà lontano dall’azienda che lo ha lanciato: le offerte, come abbiamo detto, non mancano. Una cosa, quindi, è certa. Giletti “sparirà” dalla domenica pomeriggio Rai 1, ma tornerà presto in video su un’altra rete. Per la gioia dei suoi affezionati telespettatori, che apprezzano l’indipendenza di pensiero con cui affronta anche i temi più scottanti.
GILETTI AVEVA DETTO CHE AVREBBE ACCETTATO IL TETTODI 240 MILA EURO