Oggi

Kate Middleton «Solo lei sa rassicurar­e gli inglesi»

SORRIDENTE, SERENA, VESTITA DI ROSA. ALLA FESTA PER ELISABETTA, KATE SEMBRAVA PIÙ BELLA DEL SOLITO. UN CASO ?« NO: SE L’ INGHILTERR­A SOFFRE, LAMIDDLETO­NDEVE RASSICURAR­E IL SUO POPOLO», CI SPIEGA ANTONIO CAPRARICA. «E CI RIESCE BENISSIMO»

- di Fiamma Tinelli

Sabato 17 giugno, a Londra, si festeggiav­a il 91° compleanno della regina. Mentre la famiglia reale sul balcone di Buckingham Palace, rimirava col naso all’insù le acrobazie delle frecce britannich­e, l’Inghilterr­a ancora piangeva le cento vittime di Grenfell tower, il grattaciel­o di alloggi popolari andato a fuoco dopo molti inascoltat­i allarmi. Eppure, alla parata in onore di Elisabetta, Kate era più raggiante che mai. Con la piccola Charlotte in braccio e George accanto a sé, la duchessa di Cambridge sorrideva luminosa in un abito rosa squillante di Alexander McQueen. Sembra un controsens­o, vero? Ma non lo è, assicura uno che di casa reale inglese se ne intende parecchio. «Kate era lì per pacificare e rassicurar­e: tutto in lei doveva trasmetter­e un messaggio di speranza», spiega Antonio Caprarica, storico giornalist­a del Tg1 e autore di L’ultima estate di Diana (Sperling & Kupfer).

E c’è riuscita? «C’è riuscita benissimo, come sempre. Sposare l’erede al trono non significa solo accogliere una proposta di matrimonio, ma anche accettare un vero e proprio lavoro. Kate lo svolge con empatia, dolcezza e calore umano. È la nuova principess­a della gente e il popolo l’adora».

Che cosa piace di lei? «Che sia una commoner, una borghese, perché il suo matrimonio con William è la dimostrazi­one tangibile di un ascensore sociale un tempo impensabil­e. Piace che sia una ragazza normale e che il suo sia unmatrimon­io vero, quello di due ragazzi che si amano. Ma poi, e guardando le vostre foto si capisce il perché, Kate è molto amata per come fa lamamma».

In che senso? «È presente, innamorata dei suoi figli, com’era Diana conWilliam e Harry. Se pensiamo ad Elisabetta, che nel 1954 tornò da un lungo viaggio nelle colonie e salutò il piccolo Carlo porgendogl­i la mano, sembra passato un millennio».

Ecco, Diana. Anche lei era molto amata, ma non è mai apparsa così a suo agio.

«Tra lei e Kate ci sono molte somiglianz­e, ma anche molte differenze. Diana si sposò a 20 anni, era una bambina, Kate ne aveva quasi 30, aveva già convissuto per anni con William, era più matura. Kate gode dell’affetto e dell’approvazio­ne di Elisabetta, che a Diana mancarono. E soprattutt­o, la moglie di William vive un matrimonio felice, pieno d’amore, mentre Diana capì subito che non sarebbe mai stata amata da Carlo come sognava».

E Camilla, che ruolo ha? In fondo, sarà lei la prossima regina. « Camilla non si è mai messa in competizio­ne con Kate, ha sempre circoscrit­to il suo ruolo all’essere compagna di Carlo, che è ciò a cui tiene davvero. Il giorno, speriamo lontano ma inevitabil­e, in cui Elisabetta non ci sarà più, la vera pivot della Corona sarà Kate, non Camil-

la. Sarà lei, più ancora di suo marito William, che è un bravo ragazzo e sarà un buon re, ma manca di carisma, ad assolvere al compito primario della Corona».

Che sarebbe? «Quello di consolare gli afflitti. È questa la missione che la casa reale si è data nel 1914, quando i Windsor hanno deciso di cancellare quell’immagine di arroganza, ricchezza e privilegio che li avevano sempre contraddis­tinti».

Dopo anni sereni, la Gran Bretagna sembra vivere un momento di grande difficoltà. «Certo: colpito dal terrorismo, destabiliz­zato dalla Brexit, furioso e afflitto per l’incendio di Grenfell tower, il Paese soffre. Elisabetta l’ha chiamato un periodo di “cupezza nazionale”, e ha ragione. Sembra di essere tornati a 50 anni fa, all’Inghilterr­a divisa degliAnni 70, a quei contrasti profondi, politici e sociali».

Ma siamo nel Terzo Millennio... La Corona può farci qualcosa? «Non solo può, ma lo fa: il primo ministro Theresa May, vittima di un disastro elettorale che lei stessa ha propiziato, non ha l’autorevole­zza per rassicurar­e nessuno. Dopo il terribile rogo del grattaciel­o, per dire, May si è limitata a una visita di rappresent­anza sul luogo del disastro, mentre Elisabetta ha incontrato i superstiti e Kate ha fatto visita ai bambini ricoverati in ospedale. “Consolare gli afflitti”, appunto. Nell’Inghilterr­a di oggi, la Corona unisce il Paese più che mai. E i Windsor non potevano sperare in un’ambasciatr­ice più riuscita di Kate. Anzi, mi permette di aggiungere un’ultima cosa?».

Certo. «Abituiamoc­i a chiamarla Catherine. Queen Catherine, presto sarà questo il suo nome».

 ??  ?? IL GIORNALIST­A GENTILUOMO ESPERTODI CASAREALE A destra, il giornalist­a e scrittore Antonio Caprarica, 66. Ha appena pubblicato L’ultima estate di Diana (Sperling & Kupfer, sopra la cover).
IL GIORNALIST­A GENTILUOMO ESPERTODI CASAREALE A destra, il giornalist­a e scrittore Antonio Caprarica, 66. Ha appena pubblicato L’ultima estate di Diana (Sperling & Kupfer, sopra la cover).
 ??  ??
 ??  ?? I cucù dalla finestra eleditanel­naso
I cucù dalla finestra eleditanel­naso
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? COSÌ BON TON Ascot (Gran Bretagna). Kate super chic con un abito di pizzo firmato Alexander McQueen. La gara ippica di Ascot è il tempio delle mise più strambe, ma Kate si distingue per il suo bon ton. o cappellin Il so lezio po’ èun
COSÌ BON TON Ascot (Gran Bretagna). Kate super chic con un abito di pizzo firmato Alexander McQueen. La gara ippica di Ascot è il tempio delle mise più strambe, ma Kate si distingue per il suo bon ton. o cappellin Il so lezio po’ èun
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy