ALESSANDRA GRAZIOTTIN
DAEVITAREGLI SPORTARISCHIO TRAUMI E CADUTE. MAVIA LIBERA ACYCLETTE, PASSEGGIATE VELOCI E NUOTO, ANCHE TUTTI I GIORNI
Ho trent’anni, sono sportivissima e sono al quarto mese di gravidanza di un bambino attesissimo da entrambe le famiglie. Il problema è che secondo mia suocera, ma anche mia madre, io dovrei stare calma e tranquilla “invece di agitarmiacorrere” perchérischio di farmalealbambino! Siccomeso che la seguono, ci dica lei se e quale esercizio fisico posso fare e se fa beneon o al bambino !!! Daniela (che non è solo
un’incubatrice!) Gentile Daniela, intanto grazie per il sorriso chemi ha regalato con la sua simpaticissima scrittura! Sono molto favorevole all’ attività fisica in gravidanza, fatta con alcune attenzioni. Costanza e gradualità innanzitutto: raccomando almeno mezz’ora al giornodi passeggiata a passo progressivamente veloce per le inattive, un’ ora perle sportive come lei. Benissimo anche nuoto e ginnastica in acqua. Loyogadi preparazione al parto è ottimo anche per acquisire una respirazione diaframmatica lenta e profonda e un buon controllo dei muscoli pelvici, ma va integrato con 30 minuti di attività aerobica
(oltre alla passeggiata, bene anche la cyclette). Il jogging tranquillo va
beneperiprimitre-quattromesi, poi è più adeguatala passeggiata veloce. Da evitare invece, soprattutto dopo il terzomese, le attività che comportino rischio di caduta (come bicicletta, sci, pattinaggio, equitazione), bruschicambi di direzione, saltelli, slanci (tennis, pallavolo). La gravidanza comporta infatti: 1. un rallentamento della velocità dei riflessi, per effetto degli alti tassi di progesterone, con aumentodei rischi di caduta; 2. un’ aumenta tal assità legamento sa, con maggior rischio di strappi e lesioni, per effetto dell’ormone relaxina; 3. un cambiamento della posizione del baricentro del corpo emaggiori difficoltà nell’equilibrio. Premesso ciò, dalle linee guida scientifiche internazionali emerge che praticare attività fisica almeno tre volte la settimana (ma anche tutti igiorni), purché in modo proporzionale al proprio livello di allenamento, migliora nettamente l’andamento della gravidanza e del parto, maanche del puerperio, riducendo i rischiostetrici per mamma e bambino. Contenta?