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ALDO GRASSO

IN PIENABREXI­T, È IL PILASTRO DI UN PAESE ATTRAVERSA­TO DADUBBIEMI­NACCE. MAMANDAMES­SAGGI SUBLIMINAL­I CON ABITI E CAPPELLINO, CHE RICHIAMANO L’ EUROPA

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Dio salvi la Regina! In un momento di forte incertezza, il Regno Unito si stringe attorno alla sua regina 91enne, che appare sempre più come il pilastro di un Paese attraversa­to da dubbi, minacce e incognite. È stata lei a visitare per prima le vittime dell’incendio della Grenfell Tower, smorzando le grandi polemiche che ne erano seguite e che avevano per bersaglio il primo ministro Theresa May. Come da antica tradizione, ogni inglese si dimostra molto legato alle tradizioni monarchich­e, a quell’inarrivabi­le, intoccabil­e mondo di fiaba e di orgoglio

nazionale. Ma è successo qualcosa che ha rafforzato ancora di più questo antico legame. «La priorità per il Regno Unito è arrivare al migliore accordo per l’uscita dalla Ue», ha affermato la regina Elisabetta nel suo discorso al Parlamento britannico, due giorni dopo l’apertura ufficiale a Bruxelles del negoziato per la Brexit. Illustrand­o il programma della premier Theresa May nel tradiziona­le Queen’s speech (un testo che viene scritto dal governo, ma letto dalla regina in occasione della cerimonia di apertura dell’anno parlamenta­re), la sovrana ha affermato: «I miei ministri sono impegnati a lavorare con il Parlamento, con le amministra­zioni decentrate, le imprese e tutti gli altri soggetti interessat­i per costruire il più ampio consenso sul futuro del Paese al di fuori dell’Unione europea». Il tocco superbamen­te regale si nascondeva, però, altrove. Elisabetta II era accompagna­ta dal figlio Carlo, principe di Galles, perché il 96enne principe consorte Filippo era affetto da un’infezione che l’ha costretto al ricovero precauzion­ale in un ospedale di Londra. Per la prima volta in 43 anni, per il Queen’s speech la Regina non ha indossato la corona e gli abiti cerimonial­i, ma un abito da giorno azzurro con cappellino del medesimo colore. Amolti commentato­ri non è sfuggito né il colore dell’abito (molto simile alla bandiera dell’Unione europea) né, soprattutt­o, il cappellino dello stesso colore con una ben visibile corona di margherite che richiamava le stelle della bandiera europea. Una casualità? La regina non fa mai nulla di casuale. Non può mettersi contro il volere del suo popolo (espresso attraverso un referendum), ma può far saper indirettam­ente ai suoi sudditi, attraverso un linguaggio subliminal­e, che lei gradirebbe almeno un’uscita morbida, concordata (e laMay si è subito accodata). Agli occhi degli inglesi, conta ciò che il sovrano è, ma conta molto di più quello che la Corona rappresent­a.

AGLI OCCHI DEGLI INGLESI, CONTA MOLTODI PIÙQUELLO CHE LACORONA RAPPRESENT­A

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L’EREDE CARLO LA AIUTA Londra. Carlo d’Inghilterr­a, 68, offre la mano alla madre Elisabetta II, 91. Per la prima volta nei Queen’s speech, la regina non ha indossato la corona, ma il cappellino.
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di Aldo Grasso Critico televisivo, giornalist­a del Corriere della Sera
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