Miss Italia La storia di Michelino, il giurato quasi centenario
HA FATTO LA GUERRA, L’EMIGRANTE, ILPASTORE. EQUISCUDU, CLASSE 1919, DÀ I VOTI ALLE RAGAZZE CHE SOGNANOLACORONA. DICE: «VALUTOANCHE LASIMPATIA». E HA CHIESTO SOLO DUE BACI
Quando è passata davanti agli occhi di Michelino Scudu, classe 1919, con il suo metro di gambe su un’altezza straordinaria per una sarda (1,75 m), Eleonora Cadone, classe 1999, ha allargato quelle sue giovani labbra color ciliegia in un sorriso. E in un soffio gli ha augurato ancor più lunga vita. Così lui, il più vecchio giurato nella storia di Miss Italia (concorso giunto alla 78 ª edizione) l’ha votata. «La bellezza si giudica anche dalla
simpatia», sostiene energico Michelino. Anche se Eleonora non era forse la più bella tra le 17 ragazze in gara per le preselezioni della regione Sardegna, era certamente quella con le gambe più lunghe. Con il passo di un’indossatrice. E lo sguardo carico di calore umano. MaMichelino ne ha votate anche altre. Perché la bellezza e la simpatia non mancavano a fine giugno a Villagrande Strisaili, tra le concorrenti che sfilavano all’Hotel Orlando, in provincia di Nuoro, nel bosco di querce di Santa Barbara, così incantato che la Walt Disney voleva ambientarci un film. Così come abbondano in questo paesino di 3.500 abitanti - tra i quali 349 ultranovantenni - la gentilezza e l’accoglienza, la saggezza e l’amore. Saranno questi i veri ingredienti della quantità-qualità dell’esistenza? Qui, proprio all’Hotel Orlando, da 15 anni vengono scienziati e ricercatori, coach di Sharon Stone e guru americani a cercare l’elisir di lunga vita. Perché Villagrande è il paese con il record mondiale di longevi- tà maschile. Per la verità anche le donne si difendono bene in quanto a lunghezza e qualità dell’esistenza. In giuria infatti c’era una nonnina, Dina Cogodda, 91 anni. Ma il protagonista era lui, Michelino. Che a Oggi ha raccontato di aver trascorso cinque anni in guerra, rischiando la vita su più fronti, da quello francese a quello slavo, di essere emigrato in Germania quando non poteva più fare il pastore, di essere poi rientrato nella sua amatissima Sardegna per tornare a quella vita di transumanze con il
gregge al seguito e moglie e figli a casa. Eppure ora è qui – sguardo furbo e sorriso colmo di simpatia – a godersi questa straordinaria esperienza con tutta la famiglia al seguito (il più divertito è l’ultimo nipotino, senza denti, che vuol sempre farsi fotografare con il nonno “famoso”). Michelino di donne se ne intende: ne ha sposata una bellissima e molto simpatica. Altrettanto sono i suoi discendenti. Lui si è appena rotto un braccio, ma per il resto sta molto bene. Durante le selezioni di Miss Italia per quattro ore ha sopportato luci abbaglianti, musiche stordenti, eccessivo freddo (fuori), eccessivo caldo (dentro), interviste, folla curiosa, flash. Il tutto in cambio di due baci sulle guance per ciascuna concorrente. Questo è stato il suo desiderio. Alla fine, lo hanno baciato tutte le donne pre- senti o quasi. Compresa la proprietaria dell’albergo, Pietrina Lecca, che ha avuto l’idea di far entrare i centenari di Villagrande in giuria, insieme alla sorella Caterina (anche lei di bellezza se ne intende: il resort è decorato da opere d’arte diMaria Lai, Antonio Corriga, LilianaCano), e alla terza sorella Maria, una maga in cucina. La vincitrice della preselezione, Martina Corrias, capelli color miele e occhi da cerbiatta, originaria di Uras, nell’Oristanese, non si è risparmiata in abbracci e sorrisi per lui. Che ha sciorinato la sua ricetta per essere vecchi, sani e felici: bere acqua pura, mangiare bene e molto (anche carne, purché di capra o pecora), camminare tanto, lavorare per passione e non aver paura di morire. « A Deu cherendi », dicono i sardi. A Dio piacendo...