Oggi

Gerry Scotti «Dimagrisco epoi torno a fare il pieno di tv»

«CONVIVO BENE CON IMIEI 110 CHILI E, SE MI CIMETTO, IN ESTATE NE PERDO QUALCUNO», DICE ILCONDUTTO­RE. CHEPREPARA­UN NUOVO GIOCO PER LA PROSSIMA STAGIONE. INTANTO, VAI N VACANZA CON LA SUA GABRIELLA( CHE PERORANO N SPOSA) E IL FIGLIO

- di Maria Giuseppina Buonanno

Gerry, facciamo un quiz estivo: lei ispira così tanta simpatia e fiducia che viene voglia di immaginarl­a come compagno di vacanza. Partiamo. Cosa ci dobbiamo aspettare? «Non aspettatev­i una vita frenetica. Io preferisco la tranquilli­tà, amo stare all’ombra e odio il caldo. Se volete giocare a carte, ci sto: possiamo fare partite a scopa, ramino, burraco. Se sapete cucinare, diciamo che io apprezzo. La mattina mi alzo alle 7, ma non pretendo che facciano lo stesso i miei compagni di viaggio». Così parla Gerry Scotti. E racconta di vacanze in barca col figlio Edoardo, 25 anni e una carriera avviata nella regia e nella produzione televisiva, e con Gabriella, la compagna, di siparietti familiari e degli impegni tv dell’autunno (mentre della nuova stagione Mediaset parliamo a pagina 66). Dopo un’ottima annata, come sempre. Anche alla guida del game Caduta libera e del talent The Winner is. «Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5, è soddisfatt­o. Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonie­ri ( vicepresid­ente e amministra­tore delegato e presidente Mediaset, ndr), mi hanno ringraziat­o. Gli azionisti mi hanno battuto le mani. E questo vuol dire che il mio faccione qualcheeur­ovale. IoaMediase­t sonoun operaio, ma l’anno televisivo è andato alla grande. Equesto dato è positivo, non solo per la tv commercial­e: è indicatore di un migliorame­nto economico

generale». E poi c’è la nuova stagione… «Sono impegnato col casting della prossima edizione di Caduta libera, in onda dall’11 settembre. E sto lavorando anche a un nuovo game, The Wall, previsto per il tardo autunno. In America è il programma dell’anno: fa vincere 3 milioni di dollari e lo guardano tutti. Da noi la cifra sarà diversa, ma il gioco è affascinan­te. E poi, a fine settembre torna anche Tú sí que vales ». Ci tolga una curiosità: ha mai provato l’esperienza della botola di Caduta libera? Quando i concorrent­i sbagliano risposta e precipitan­o giù, lei ha uno sguardo solidale, divertito, malizioset­to… «Mai, il regolament­o lo vieta. Non bisogna superare i 55 anni, e i 100 chili di peso. Io ho 60 anni e peso 110 chili. Ma confesso di convivere bene con il mio peso. Non mi alzo di notte per mangiare e non entro in pasticceri­a per abbuffarmi di bigné. Cerco di condurre una vita sana e regolare, non esagero con vini e liquori. Se qualche volta abbondo con qualche pietanza, il giorno dopo bevo spremuta emangio yogurt. La domenica serami faccio bastare un frutto e al lunedì, di

solito, in tavola ho verdure, minestroni e insalate. Comunque, d’estate, se mi ci metto, perdo 5 chili. Queste però sono regolemie, non voglio dare consigli o fare il nutrizioni­sta, ci tengo a dirlo».

E lo diciamo... Il suo peso massimo qual è stato? «Sono arrivato a 115chili. Ilmio sogno è scendere a 99, un peso a due cifre».

Nella sua carriera ci sono programmi di successo, film, fiction. Cosa le manca di fare in tv? «Ho il cruccio di non saper suonare uno strumento. Mi manca il lato artisticoe­mi sarebbepia­ciuto cimentarmi con la chitarra e il pianoforte. Ma faccio fatica anche a suonare il citofono».

Lei è una colonna di Mediaset, è di casa su Canale 5: in vacanza sente la lontananza dalla tv? «Noncapita. Lavoro dieci ore al giorno per cinque-sei giorni alla settimana, ma non sono un fanatico della tv. Da telespetta­tore, seguo molto l’informazio­ne, da Matrix a Porta a porta, e sono un maniaco dello sport: guardo tutto, persino le bocce. Poimi lamento, come tanti, perché i programmi di seconda serata finiscono troppo tardi. La prima serata dovrebbe cominciare prima, lancio un appello...».

Per l’appello, chipiùdi leipuò farlo? Ora pensiamo alle vacanze... «Mi aspetta la mia barca. Questa estate mi sposto tra la Sardegna e le

isole della Sicilia. A bordo non ho un comandante: faccio tutto io, con Gabriella, mio figlio e qualche amico. Mi piace prendermi curadellam­ia 15metri: la pulisco, la lavo. E nuoto, vado in bici, faccio cose normali».

E si dedica alla sua Gabriella… «Quando lavoro, ci vediamomen­o, ma di solito alle otto di sera sono a casa, come tutti i mariti».

Siete entrambi separati: ci pensate al matrimonio? Gabriella non le chiede di andare a nozze? «Non ce lo chiediamo. Per ora stiamo bene così».

Cosa le rimprovera Gabriella? «Mi rimprovera quando guardo troppo sport in tv. A volte mi trova anche pedante e brontolone. In effetti, sono un po’ ingombrant­e».

Lei appare pacione e pacifico; dica la verità, le è capitato di sbroccare come Flavio Insinna? «Di sbroccaren­o, madi lamentarmi rumorosame­ntesì. Qualchevol­tami scappaqual­che“vaffa” eimiei collaborat­ori mi rispondono per le rime. Essendo un pignolo, mi capita di trascender­e. Però tutto finiscesub­ito. Hocreatoun­asquadra con cui c’è sintonia».

La cosa più strana che ha fatto? «Quando mio figlio aveva 9 anni, ho

fatto il giro del mondo con lui: in 40 giorni, dalla Cina all’Australia, dalla Thailandia alle Hawaii. Essendo io pieno di paure e ipocondria­co, quella è la cosa più strampalat­a che ho fatto. Ma oggi ancora ne parliamo».

Si sente un bravo papà? Edoardo viene in vacanza con lei? «Nei giorni vicini al mio compleanno, che ricorreil 7 agosto, è sempreconn­oi. Sono un padre fortunato. Come molti papà, ho cercato di compensare qualche senso di colpa e qualche assenza coltivando un buon rapporto con lui».

Tra un programma e l’altro, produce vino: si è mai ubriacato? «Mai. Bevo uno o due bicchieri. Amo la sobrietà e detesto tutti gli eccessi. Non mi piace e non frequento chi grida, chi ostenta il lusso e la ricchezza».

Gerry Scotti ha lavorato col figlio Edoardo, 25 anni, nel programma Lo show dei record.

Il marchio del suo vino è “Nato in una vigna”: è vero? «Vero. Mia madre ha rotto le acque quando era nella vigna di famiglia, in provincia di Pavia, la mia terra. Poi è andata a casa e io sono nato sul tavolo della cucina perché non era riuscita a salire le scale».

Come mai produce vino? «Ci pensavo da anni. E ora lo produco con l’azienda Giorgi, nell’Oltrepò Pavese. Il barbera si chiama Regiù, che in dialetto pavese indica il capofamigl­ia. Il Riesling porta come nome Mesdì, che significam­ezzogiorno. E poi c’è il Pumgranin, cioè il melograno, albero che stava nella vigna del nonno. E a Natale arriva lo spumante».

Mi permetta un’altra domanda da quiz: basta che Berlusconi vada in tv e la destra risorge, è così? «Non so. Se è così, se basta andare in tv, allora io dovrei essere Papa».

Come Bergoglio… «Aprezzo Papa Francesco. Ma ho profonda stima anche di Papa Benedetto, grande studioso, anche rivoluzion­ario».

Da grande farà il dirigente tv? «Magari faccio il vicepresid­ente di qualcosa e vado in giro a tagliare i nastri. E poi, ho sempre lemie vigne».

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Col figlioEdoa­rdo a tutto record

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