Oggi

De Rossi e Felberbaum «Siamocosì felici da restare senza parole»

ECCO I GIORNI DI MARE( E LE DOLCI PAROLE) DELLA FAMIGLIA PIÙ BELLA E MENO“ESPOSTA” DEL CALCIO ITALIANO: QUELLA DEL CAPITANO DELLA ROMA, LA F EL B ERBA U ME I LORO FIGLI

- di Alessandro Penna

Ci sono foto che somigliano a radiografi­e e altre che sembrano quadri. Queste appartengo­no a entrambe le categorie, sono insieme indagine e acquerello. Ritraggono la famiglia più bella e meno “esposta” del calcio italiano: i De Rossi. Una truppa che comprende Daniele, la moglie Sarah Felberbaum e i due figli OliviaRose e Noah (più il cane Arzù, che però è, diciamo così, “membro esterno”: appartiene a una coppia di amici). La radiografi­a evidenzia gravi e concordant­i indizi di felicità.

Il quadro è gioia per gli occhi. Le foto sono state scattate a Sabaudia, dettaglio geografico che fa brillare la diversità dei De Rossi rispetto al resto del mondo pallonaro: mentre i colleghi si rosolano ai Caraibi o ballano in quella discoteca vista mare che sono ormai Ibiza e Formentera, Daniele e Sarah scelgono la sabbia più vicina a casa. Una vacanza in trasferta, in realtà, l’hanno appena fatta anche loro, ma

di tutt’altro tono: sono freschi di rientro dal Giappone, l’hanno esplorato in lungo e in largo, Tokyo, Osaka, per giorni hanno postato scatti di lanterne di carta, gigantesch­e insegne composte da ideogrammi, musei, kimono, grattaciel­i ipergalatt­ici e pacifici laghetti. A Sabaudia, è un’altra vita: in una giornata piena di vento, con gli ombrelloni chiusi e la spiaggia deserta, scendono a mare dalla villa che han- no affittato con gli amici per godersi i figli. Daniele dedica lamattina a Olivia, la scorta tra le onde e la asciuga con insospetta­bile perizia.

LA MATTINA È DI OLIVIA, IL POMERIGGIO DI NOAH

Il pomeriggio è invece perNoah, che gli viene consegnato tutto “bardato” e finisce subito scoperto, a rotolare sulla sabbia col papà. Sarah sta riparata in casa, ma quando plana sulla spiaggia è uno show: dà un bacio “cinematogr­afico” al marito (con tanto di rincorsa e rabbuffo finali), coccola Olivia, gioca a pallone con Arzù, che poi si “allarga” e scappa con la refurtiva, vanamente inseguito da De Rossi. Raggiunta al telefono, la Felberbaum è di radiosa, ma inesorabil­e stringatez­za: «Siamo felici, che altro le posso dire?». Perché la felicità è fatta così: a spiegarla, si sgualcisce.

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