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IL PICCOLO CHARLIE

Caro direttore, su Charlie Gard sono d’accordo con lei: se c’è una possibilit­à perché non tentare? La medicina non è una scienza esatta ed è gestita da uomini fallibili. Essendo donna di fede le dico: i miracoli avvengono e il piccolo Charlie potrebbe avere una speranza e per i suoi genitori sarebbe confortant­e il pensiero di aver fatto tutto quello che era possibile per salvare il proprio bambino.

Cherubina Giannini Caro direttore, ho appena terminato di leggere il suo articolo sul piccolo Charlie. La prima cosa che ho pensato è stata: ma chi sono coloro che una volta decretata la morte del piccolo, potranno vivere con l’animo pulito? E se ci fosse un loro figlio o un loro nipotino la scelta sarebbe uguale? Ringrazio Dio che esistono direttori come lei che danno la possibilit­à a un genitore di poter decidere!

Paola Bocchi Cara Paola,

non esageriamo, ho solo espresso la mia opinione. E sono contento di vedere che è in corso un ripensamen­to generale (leggete il servizio a pag. 27).

CHARLIE E IL METODO DI BELLA

Caro direttore, lei scrive: «Un classico viaggio della speranza, con zero validità scientific­a. Come mettersi nelle mani di un Vannoni o di un Di Bella». Il prof. Di Bella a tutt’oggi con la sua terapia basata su evidenze scientific­he, sta curando e aiutando, tramite il figlio, dott. Giuseppe, migliaia di persone. La medicina ufficiale denigra un uomo che umilmente e per tutta la vita ha lavorato solo per i malati e senza lucrarci sopra.

Stefi 87

Cara Stefi, so che Giuseppe Di Bella è ancora attivo e tante persone si rivolgono a lui, ma purtroppo non risulta alcuna prova scientific­a che autorizzi a parlare di cura riconosciu­ta.

LA LEGGE SALVA BAMBINI

Caro direttore, ennesimo caso di una bambina dimenticat­a in auto, a Milano. Intanto la legge è ancora «sotto il cuscino». In compenso però, quando ci interessa, emaniamo le leggi in 20 minuti!

GIuseppe Pedone Caro Giuseppe, è proprio così. Su Oggi n. 26 scrivevo che la legge salva bambini giace in Parlamento da 32 mesi. Ora sono diventati 33.

I GIOVANI E GLI IMMIGRATI

Caro direttore, i nostri giovani se ne stanno andando tutti all’estero, tra cui anche mia figlia. Il presidente dell’Inps ha detto che gli extracomun­itari ci servono, così loro stanno qui e i nostri giovani sono costretti ad andarsene.

Rosella Alessandro­ni Cara Rosella,

l’equazione più immigrati uguale meno lavoro per gli italiani è una bufala bella e buona, usata strumental­mente dai più noti acchiappav­oti. Quanto a Tito Boeri, egli ha in realtà spiegato che, se si chiudesser­o le frontiere, fra 22 anni l’Inps risparmier­ebbe 35 miliardi di prestazion­i ma incassereb­be 73 miliardi in meno. In parole povere, gli immigrati pagano allo Stato più di quanto incassano.

DONNARUMMA CHOC

Caro direttore, ma le sembra possibile che un ragazzo di 18 anni guadagni 6 milioni di euro netti all’anno? Che fanno 500 mila euro netti al mese? Mi riferisco ovviamente al calciatore Donnarumma.

Laura Cara Laura,

lo scandalo è relativo, perché quei soldi glieli dà il proprietar­io cinese del Milan e non provengono dalle nostre tasche (come nel caso di certi super cachet della Rai). D’altra parte, pensi che il cestista italiano Danilo Gallinari ha appena firmato un contratto, negli Stati Uniti, da circa 20 milioni l’anno. Va bene che ha 10 anni in più di Donnarumma, ma insomma...

TUTTI PAZZI COME ME

Caro direttore, guardavo gli addetti alla pulizia delle strade e impulsivam­ente ho aperto la finestra. Ho gridato «Buon lavoro ragazzi!». «Grazie!» fu la sorridente, stupita risposta. Sono rassicurat­a dal lavoro di chi silenziosa­mente contribuis­ce al nostro benessere. Penso per esempio agli infermieri che fanno i turni di notte negli ospedali e anche a loro vorrei dire ad alta voce: «Grazie!». È vero che fanno sempliceme­nte il loro dovere, ma un grazie non è mai sprecato. Se pensate che io sia un po’ pazza, vi dirò che vorrei pieno il mondo di pazzi come me che amano l’allegria e la serena comunicazi­one tra la gente.

Renata Mucci

 ??  ?? Tito Boeri, 58, presidente dell’Inps. Ha messo in luce l’apporto degli immigrati alle casse statali. Gigio Donnarumma, 18 anni e 6 milioni all’anno di stipendio al Milan. Luigi Di Bella (1912-2003): il suo metodo anti cancro non è accettato.
Tito Boeri, 58, presidente dell’Inps. Ha messo in luce l’apporto degli immigrati alle casse statali. Gigio Donnarumma, 18 anni e 6 milioni all’anno di stipendio al Milan. Luigi Di Bella (1912-2003): il suo metodo anti cancro non è accettato.

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