Oggi

Gli insegnanti guadagnano sempremeno?

SECONDO L'OCSE, IL POTERE D'ACQUISTO DEGLI STIPENDI INDIECI ANNI È SCESODEL 7 PERCENTO

- Dario Gasparo insegnante di matematica e scienze, premiato all'Italian Teacher Prize

Non c'era bisogno di leggere la relazioned­ell' Ocse, per chi è docente, per avere conferma dell'esiguità del riconoscim­ento economicod­e gli insegnanti. Personalme­nte ne discuto spesso con quegli amici che continuano a riteneremo­lto vantaggios­o (dalpuntodi vista del trattament­o e delle ferie) il lavorodi chi insegna a scuola, ma mi trovoadisa­gio a parlarne pubblicame­nte. Sembra sempre una lamentela finalizzat­a a una mera rivendicaz­ione economica. A richiesta diretta affermo

senza vergogna che il mio stipendio non arriva a 1.600

euro, a 55 anni e dopo una carrierade­nsadi studi, competenze acquisite, riconoscim­enti anche internazio­nali. Ma, se non si abita da soli, con questa pagasi può vivere esi può anche apprezzare il lavoro perla sua dinamicità, per il rapporto con gli studenti, per il piacere di insegnare e di rendere concretame­nte migliore il futuro dei ragazzi ai quali trasmetti delle idee, delle passioni. Quel che va sempre peggio è, accanto alla diminuzion­e del potere d' acquisto, il peso burocratic­o: ansia, stress, malattie psicosomat­iche af- fliggono la categoria anche a causa del crescente numero di impegni extrascola­stici: non esiste pomeriggio dove, oltre al lavorodi correzione e di preparazio­ne, tunonpossa essere convocato per riunioni con assistenti sociali, psicologi, psichiatri, per redigere piani didattici personaliz­zati correndo dietro a genitori evasivi e disinteres­sati. Mach i insegna è abituato a lavorare in condizioni difficili, anche in forma volontaria, perfino per acquistare strumentaz­ioni che nelle scuole del nord Europa sono la norma e che qui dipendono sempre più dalla buona volontà di qualche insegnante.

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