Davvero Forza Italia può arrivare al 30 per cento?
È IL PRONOSTICO FATTO DALL’ EX CAVALIERE. CHE INTANTO SI È COLLOCATO TRA TUTTE LE COMBINAZIONI POST-ELETTORALI
CheBerlusconi e Forza Italia possano tornare al 30per cento dei consensi, quasi comeai tempi d’oro, è francamente inverosimile. La battuta al riguardo ha il sapore di una spacconata. Tuttavia è vero che nel grande caos della politica italiana Berlusconi è riuscito di nuovo a ritagliarsi una posizione di privilegio. Si è collocato al crocevia di tutte le combinazioni post-elettorali. Se il centrodestra con Lega e Fratelli d’Italia dovesse avvicinarsi alla maggioranza del prossimo Parlamento, Berlusconi sarebbe lì a dare le carte (manonè la sua opzione preferita ). Se l’ unico sbocco fosse
l’intesa tra Forza Italia e il Pd, egli avrebbe il dirittodi considerarsi ugualmente il vincitore. Alla fine non è troppo importante in un sistema proporzionale la percentuale dei voti, quanto l’abilità nel porsi come fattore decisivo nelle future coalizioni. Berlusconi lo ha capito, come ha compreso che nessuno vincerà davvero le elezioni del 2018. Avremo un modello proporzionale senza baricentro, specchi odi un Paese frammentato. Forza Italia può prendere il
15, il 18 omagari andare oltre il 20 per cento, se le magie del vecchio prestigiatore piaceranno ancora a un elettorato deluso e frastornato dagli altri attori. Quel che conta sarà la capacità di giocare la vera partita, quella che comincia un minuto dopo lo spoglio delle schede. Siamo passati dalla pretesa di sapere chi governerà la sera stessa delle elezioni alla prospettiva di non conoscere per settimane omesi quale governo sarà possibile. E con quali equilibri.