Quali drammi per gli abusati?
NELCORODI RATISBONA, DAL 1947AL 1992, IN547 SON OSTATI VITTI MEDI VIOLENZE O PUNIZIONI
Nella mia quadriennale esperienza a Ginevra (2013-2017) come unico membro italiano della Commissione O nude i diritti dei bambini e delle bambine, ho potuto verificare che nel mondo, e dunque non solo nel coro di voci bianche del Domspatzendi Ratisbona, i bambini sono pesantemente oggetto di maltrattamenti e abusi. Infatti le punizioni corporali e gli abusi sessuali sono al primo posto tra i drammi da affrontare e risolvere affinché i diritti dei bambini vengano rispettati nei 196Paesi che hanno aderito alla Carta. Ciò avviene anche in Paesi culturalmente, economicamente e legislativamente evoluti. Laddove, apparentemente, nell’ambito della formazione di genitori, educatori e in quello delle pratiche educativeedel rispetto dei diritti, la tuteladeiminori da simili brutalità sembrapoter esseregarantita. Invece così non è. Le statistiche e le storie fanno impressionesesi considera la possibile entità del sommersonelquale si rifugiano le vittime. Ma, se un significato profondo si vuole dare alle violenze e agli abusi patiti aRatisbona dal 1947 al 1992, dai547 ragazzini del coro che, per decenni, non ne hanno potuto parlare, è proprio il fatto che sono stati costretti a tacere. Non hanno parlato perché erano certi che non sarebbero stati ascoltati, perché gli abusati si sentonocolpevoli perquello che patiscono. Temono la solitudine che deriverebbe dall’imputare i crimini a persone dalle quali, per crescere, sentirsi amati e avererispettodi sé, fanno dipendere affettività e autostima. Eildanno fatto da simili esperienze è gravissimo e spesso insanabile.