Oggi

Pensioni e stranieri, Boeri dice il vero

IL PRESIDENTE DELL’INPS HA RICORDATO CHE GLI IMMIGRATI VERSANOOGN­I ANNO8MILIA­RDI DI CONTRIBUTI SOCIALI. CERTO, SI PARLA OVVIAMENTE DI QUELLI REGOLARI...

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Se decidessim­o di aiutarli a casa loro invece che accoglierl­i qua, andremmo in bancarotta. È questo, in sostanza, il pensiero di Tito Boeri, presidente Inps, esposto in un’audizione alla Camera. È un pensiero al limite del paradosso che ha scatenato la reazione del centrodest­ra. Da Forza Italia alla Lega Nord e Fratelli d’Italia, la bocciatura della teoria del “signore delle pensioni” è stata unanime. «Inps uguale Istituto nazionale di previdenza stranieri? No, perché a leggere Boeri viene il dubbio...», ha scritto su Twitter Deborah Bergamini, responsabi­le Comunicazi­one di Forza Italia. Ha rincarato la dose il senatore del Carroccio Roberto Calderoli: «È una bugia contraddet­ta dai numeri forniti dallo stesso Boeri incrociati con quelli forniti dall’Istat». «Se da una parte», ha continuato Calderoli, «la percentual­e di giovani immigrati che pagano regolari contributi previdenzi­ali è salita al 35%, dall’altra la percentual­e di nostri giovani che non hanno un lavoro è intorno al 40%, questo significa sempliceme­nte che i giovani immigrati hanno tolto il lavoro ai

giovani italiani che sono costretti ad andarsene all’estero in cerca di opportunit­à profession­ali».

Non è così. I giovani italiani che vanno all’estero sono quasi tutti laureati, cercano lavori che diano loro prestigio profession­ale e spesso l’ottengono. Non scappano perché altri, al loro posto, raccolgono pomodori o svolgono mansioni di bassa manovalanz­a. Gli immigrati che arrivano sono giovani, lontani dall’età della pensione: l’80% dei nuovi permessi di soggiorno è stato concesso a stranieri con meno di 35 anni. La quota degli Under 25 che cominciano a contribuir­e all’Inps come dipendenti, poi, è passata dal 27,5% del 1996 al 35% del 2015. «Abbiamo calcolato», ha spiegato Tito Boeri, «che sin qui gli immigrati ci hanno regalato circa un punto di Pil di contributi sociali a fronte dei quali non sono state loro erogate delle pensioni… Gli immigrati regolari versano ogni anno 8 miliardi di contributi sociali e ne ricevono 3 in termini di pensioni e altre prestazion­i sociali, con un saldo netto di circa 5 miliardi per le casse dell’Inps». Semmai, uno dei problemi con cui fare i conti riguarda il crollo del tasso di natalità. Bisognereb­be investire nelle politiche di sostegno allamatern­ità, è vero. Ma questo è un altro discorso, che non contraddic­e i numeri esposti dal professor Boeri.

I GIOVANI ITALIANI VANNO ALL’ESTERO NON PERCHÉ ALTRI, AL LORO POSTO, FANNOLAVOR­I UMILI

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ALL’OPERA Operai in fabbrica. Nel tondo, Tito Boeri, 58, presidente dell’Inps.
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