A volte è meglio rassegnarsi
RINUNCIARE A COSTRUIRE O A TENERE IN VITA UN RAPPORTO “IMPOSSIBILE” CI RESTITUISCE LA DIGNITÀ E L’ENERGIA PER COSTRUIRE UN FUTUROPIÙ FELICE
Cara Maria
quattro anni fa, a 24, stanca di rapporti passionali e tormentati ho sposato un 31enne rassicurante, leale e buono. Purtroppo non ho mai ricambiato il suo amore e, forse per “risvegliarlo”, l’ho provocato, ferito e addirittura tradito. Ci sono riuscita così bene che dieci mesi fa ha chiesto la separazione: rimasta sola, ho capito di amarlo, ma tutti i tentativi per farglielo capire sono falliti. Dice che del nostro matrimonio ha solo ricordi infelici, che non crede nel mio cambiamento e che ormai non prova più nulla per me. Milvia, e-mail
Che barba che noia vivere con un marito equilibrato, sereno e, non bastasse, anche molto innamorato. Il tuo amore è esploso quando il suo è finito: evviva, rieccoti alle paure e ai tormenti dei legami a tutto brivido! Sinceramente, Milvia, nemmeno io credo al tuo cambiamento: tu non vuoi riunirti al tranquillizzante uomo che hai sposato, ma al “risvegliato” partner con cui ricostruire il rapporto complicato e sofferto che ti è più congeniale. P osso sbagliare: non sono la depositaria della Verità e del Verbo. Ma in ogni caso appare evidente che tutti i tentativi per riunirti a tuomarito sono destinati a cadere nel vuoto. L’hai umiliato e tradito: risalito da questo inferno, perché mai dovrebbe ridiscendervi? E perché non credi a quanto lealmente afferma, e cioè che non ti ama più e che della vostra unione gli restano solo ricordi infelici? Anche i maschi riescono a prendere le distanze da chi li manipola e attenta alla loro serenità. È quanto tuomarito ha fatto. E se un rapporto non ha più vie d’uscita né esistono possibilità di salvezza non resta che voltare pagina. La rassegnazione non è sempre debolezza o sconfitta ma, in casi come il tuo, realistica accettazione della realtà. La dignità deve vietarci di bussare a porte che non si aprono, di mendicare possibilità che non vengono concesse, di sperare in un ritorno di fiamma se l’amore è finito in cenere. A capitolo chiuso si può solo guardare al futuro.
Vita con il genio
Mio marito è un uomo molto creativo che fa il restauratore di opere d’arte e nel tempo libero dipinge e crea sculture che nessuno compra. Dedica sempre meno tempo a me e a nostro figlio e non sopporta critiche: portando ad esempio artisti famosi, si giustifica affermando che ai geni si deve concedere la massima libertà e perdonare tutto. È un presuntuoso o un artista ancora incompreso? Ada, Firenze Questo lo potranno stabilire i posteri, se lascerà opere di immortale bellezza. Nel frattempo ricordagli che i geni sono stati perdonati solo post mortem da peccati e sregolatezze.
«Non è Francesca!»
Non posso credere a mia sorella e al miomigliore amico che giurano di avere visto più volte la mia fidanzata in atteggiamenti molto intimi con un altro. Ho una fiducia cieca in lei e mi rifiuto di interrogarla. Marco, Crema Come in una nota canzone di Battisti, la cieca fede è supportata dalla certezza che chi riferisce ha la vista corta…
LE COPPIE SADOMASO SONO LE PIÙ SOLIDE PERCHÉ TORTURE E SOFFERENZE ALIMENTANO IL LORO AMORE INVECE DI SPEGNERLO