Calcio show 20 vip raccontano la loro squadra del cuore
«Io e lamia squadra del cuore» Bonucci ero rosson in
Il più grande spettacolo del mondo durante il weekend. Dopo Ferragosto riparte il campionato di serie A. La passione che unisce e divide gli italiani. Innamorati del calcio. E, soprattutto, della loro squadra. Abbiamo intervistato 20 tifosi eccellenti. Uno per club. Per capire le ragioni di tanta passione. E per scoprire in anticipo la classifica della stagione 2017-2018! Vado allo stadio con mio figlio Alessandro, che gioca a pallone (centrocampista, comeme) ed è tifoso appassionato. Sarà difficile che l’Atalanta si ripeta ai livelli dello scorso anno, ma la società ha fatto mosse importanti. L’acquisto dello stadio fa sognare. La più attrezzata per lo scudetto è ancora una volta la Juve. Ma Napoli e Milan potranno giocarsela fino in fondo. La Roma mi sembra in cerca di un’identità, l’Inter è una grande incognita. Giocavo nei dilettanti. Mi accompagnava papà con una Fiat 850. Facevo la mezzala. Ma è meglio la politica. Il Benevento può raggiungere la salvezza. Bisogna aguzzare l’ingegno sul mercato. I modelli sono Chievo e
Udinese. Nel mio cuore c’è anche il Napoli. È l’anno giusto per lo scudetto. Papà avrebbe preferito un maschietto come primo figlio. Invece è nata una buffa femminuccia e così ha insistito affinché praticassi tutti gli sport, compreso il calcetto. Poi il destino ha voluto che il mio vero amore, la musica, si sposasse con la Panini, l’etichetta discografica chemi produce e distribuisce in Italia e all’ estero. È la stessa azienda degli album dei giocatori. Sono appena stata in tour con “Giochi del calcio di strada”, l’evento itinerante organizzato dalla comunità social Calciatori Brutti. Il mio cuore batte per il Bologna! Spero che faccia meglio dell’anno scorso. Per lo scudetto credo nel Milan. Ha una super squadra. Sono cresciuta a Torino, davanti al campo dellaLancia. Guardavo le partite dalla finestra la domenicamattina presto. Papàmi svegliava apposta. Poi gli facevo le telecronache, seduta sulle sue ginocchia. Il Cagliari m’è entrato nel cuore grazie a Gigi Riva. Spero che riesca a salvarsi. LaJuvesaprà risolvere tutti i suoi problemi, dopo la delusione europea. Ho grande fiducia nellaRoma. Di Francesco è bravo.
Da bambino giocavo a calcio su un grande prato. In porta, perché ero scarso. Adoro questo sport. Gli ho dedicato una canzone, che sarà la sigla di un programma sportivo Rai, L’Italia nel pallone. Il Crotone si salverà anche quest’anno. L’allenatore merita totale fiducia dopo l’impresa dello scorso anno. Lo scudetto? Io punto sul Napoli! Da piccolo ero una schiappa e finivo sempre in porta. Mio papà s’infervorava per le partite della Nazionale. Ricordo che vedemmo assieme Italia-Germania 4-3 . Sono diventato clivense per amore di mio figlio Johnny, quattordicenne, che ha giocato nella scuola calcio delChievo. Il nostromito è il grande Pellissier. Grazie a lui ci salveremo di sicuro anche quest’anno. Per il titolo, duello Juve-Napoli. Sono molto più ferrato sul calcio che sulla musica. La Fiorentina ce l’ho nel sangue. Andavo allo stadio con papà, che ancora la segue con devozione. Ogni giorno mi chiede se abbiamo comprato qualcuno. L’acquisto di Benassi è un bel colpo. Speriamo di invertire la tendenza, dopo la cessione di sette titolari. Ma una piazza come Firenze merita di più. Dobbiamo costruirci uno stadio tuttonostro. Lo scudetto sarà una corsa a due tra Juve e Napoli. Giocavo nelle giovanili della Samp. A quindici anni mi sono dovuto ferma- re per una decalcificazione femorale. Dodici mesi dopo ho perso mio papà, tifoso genoano. E ho scoperto che il mio cuore batteva per il Grifone. Io sono rossoblu dentro. Faremo un bel campionato, dopo le recenti delusioni. Ho grande fiducia nel nostro allenatore. La Juve è sempre davanti a tutte. Ma Napoli e Inter possono insidiarla. Il campionato è lo spettacolo più bello del mondo. L’amore per il calcio me l’ha trasmesso papà, che teneva per il Lanerossi Vicenza. Non dimenticherò mai la gioia dello scudetto di Bagnoli. Rientrai alle 4 del mattino. E mamma mi cacciò di casa. Sono molto ottimista. Cerci e Pazzini faranno benissimo. Se arriva Iturbe, puntiamo all’Europa. Per il primo posto, forza Napoli. Giocavo con gli amici nei cortili. Quando ancora non erano invasi dallemacchine. Papà e mio fratello sono istruttori di equitazione. Mi hanno messo a cavallo fin da piccolo. Ma io amo il calcio. E l’Inter. Ho un sogno nel cassetto: diventare allenatore. Noi
quest’anno ne abbiamo uno tosto: Spalletti. Anche Mancini andava benissimo. L’importante è che in panchina ci sia un un uomo di personalità. Faremo un gran campionato. La Champions è un obiettivo raggiungibilissimo. Juve favorita per il titolo. Occhio alNapoli. Il calcio mi piace, anche se purtroppo non riesco a seguirlo tanto per gli impegni di lavoro. La mia Juve farà benissimo, come al solito. Secondo me, nonostante quello che sento dire in giro, si è addirittura rafforzata. E vincerà lo scudetto per l’ennesima volta. Ma con il Napoli, che è fortissimo, sarà un duello alla pari. Dapiccoloandavo inbici. Hocapitoche era faticoso emi sono buttato sul calcio. Ero centravanti nelle giovanili del Pisa. Ma avevouna testa troppomattaper sfondare. Sono diventato laziale, perché nel Derby del Cuore mi hanno dato la maglia biancoceleste. E me ne sono innamorato. L’anno scorso abbiamo fatto un gran campionato. Possiamo ripeterlo. La Juve è la squadra da battere. Ricordo perfettamente la mia prima partita a SanSiro: Milan-Bologna, 3-1. A fine gara andai nello spogliatoio con papà Ugo e conobbi tutti i calciatori. Un’emozione indimenticabile. Che ho rivissuto quando ho portatomio figlio per la prima volta allo stadio. Ancora Milan-Bologna, e un’altra vittoria. Corsi e ricorsi storico-familiari. Ho grande fiducia nella nuova proprietà. I dirigenti stanno lavorando benissimo. La favorita per lo scudetto rimane la Juventus, ma la lotta sarà accesa. Io amo il Napoli, perché amo Napoli, la mia città. Gli sport, in genere, preferisco praticarli, piuttosto che vederli. Adesso mi sono anche dato all’ippica, con ottimi risultati. Ma guai a chi mi tocca il calcio. Noi di Un posto al sole abbiamo vinto il campionato degli ascolti. Ora tocca agli azzurri conquistare lo scudetto. Ce la possiamo fare. Io ci credo ciecamente. Juve e Roma saranno le rivali più pericolose. Da ragazzino giocavo in un campetto al Pincio, con mio fratello. Ero scarso. Eppureho avuto il privilegio di giocare all’Olimpico. La fortuna di fare l’attore! Abbiamo una bella squadra. Di Francesco è bravissimo. E spero che Totti trovi un ruolo dirigenziale. Lotteremo per lo scudetto. Se poi non dovessimo centrare l’obiettivo, mi piacerebbe lo vincesse il Napoli. Mia mamma, partenopea, da lassù ne sarebbe felice. Giocavo nelle giovanili della Samp. Un infortunio al tendine d’Achille mi ha stroncato la carriera. Ma il mio cuore è rimasto blucerchiato. Abbiamo un
eccellente allenatore. Ci piazzeremo tra il 7° e l’8° posto. Prima del Genoa. La Juve è la favorita per il titolo. Soltanto il Napoli potrebbe fermarla. Sono cresciuto a pane e figurine. Con le telecronache di Pizzul. Papà Pierangelo mi aveva trasmesso la fede juventina. Poi m’ero allontanato da uno sport schiavo del dio denaro. La meravigliosa ascesa del Sassuolo mi ha invece riconciliato con il calcio. È pura poesia. La mia identificazione con la squadra è totale. Ci salveremo. Lo scudetto lo vince la Juve. Ma deve stare attenta al Milan. Del calcio mi piacciono il racconto e le emozioni: la nazionale ai Mondiali e agli Europei, l’inno, le storie. La Spal ha un passato glorioso: dalla D alla serie A, il ritorno nella massima divisione dopo 49 anni. Lo stadio è vicino alla casa dove ho vissuto per vent’anni; ci sono passata accantomigliaia di volte, a piedi o in bicicletta. Quest’anno per la prima volta ci entrerò a tifare Spal in onore di mio padre che, sebbene bolognese, ne era gran tifoso e ci andava spesso. Spero che la squadra si salverà. Riguardo allo scudetto, se non l’ot- tiene la Spal (sarebbe una storia meravigliosa quanto miracolosa), tifo perché lo vincano Napoli o Milan, le squadre di mio marito e mio figlio. Ho un rapporto conflittuale con il football. Lo amo e lo detesto. Non è più il calcio degli Anni 70. Oggi i giocatori sembrano polli in batteria. I grandi club sono sempre più potenti. Per gli altri è dura. Il Torino l’anno scorso mi ha deluso. Spero che quest’anno vada meglio. Dobbiamo tenerci stretto Belotti. Voglio l’Europa. Possiamo raggiungere il sesto posto. Per lo scudetto tifo Napoli. Sarebbe un grande regalo per questa bellissima città. Ho calcato i campi sportivi. Ma il talento era inversamente proporzionale alla passione. Sono molto perplesso rispetto agli eccessi del calcio moderno. La cifra mostruosa spesa per Neymar è inaccettabile. La miaUdinese è unmiracolo. Deve puntare sui giovani. Del Neri è l’allenatore ideale. Faremo un campionato tranquillo e i tifosi devono sapersi accontentare. La Juve è abituata alle delusioni europee. Saprà risollevarsi. Il Napoli può darle filo da torcere, se impara a essere più cinico.