La posta@ dei lettori
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LA RAI IN VACANZA
Caro direttore, le scrivo anche a nome delle mie amiche a proposito dei programmi Rai estivi. Sono un oltraggio alla nostra intelligenza! La maggior parte degli italiani, compresa la fascia debole degli anziani a cui ci onoriamo ormai di appartenere, non va in vacanza o ci va per pochi giorni, per cui l’importanza della televisione è uguale, se non maggiore, agli altri mesi dell’anno. E invece cosa succede puntualmente ogni anno? Da giugno a settembre è tutto un fiorire di repliche, di film di serie zeta triti e ritriti, di telefilm visti e rivisti, tutti polizieschi e conditi con sparatorie e storie senza capo né coda. La sera non si trova, neanche a pagarlo a peso d’oro, un programma decente. Però noi paghiamo il canone per 12 mesi, non per otto! Proponiamo, provocatoriamente, di avere uno sconto nel canone e non pagare per i mesi estivi. Siamo veramente adirate.
Luigia Franco
Cara Luigia, le ferie della Rai (ma anche delle altre reti, va detto) sono come quelle dei nostri figli più piccoli. Ma almeno loro hanno da fare i compiti delle vacanze...
TRE DOMANDE
Caro direttore, sorvolo sui meritati complimenti di rito e mi permetto porle tre domande. 1) Che meriti hanno tali Goffredo Cerza e Aurora Ramazzotti per meritare tanto spazio sul suo giornale? 2) Perché nessuno parla del grave delitto di Napoli? Forse per non turbare (eufemismo) gli omosessuali? 3) Perché nessun quotidiano (a parte pochissime notizie) parla delle gravi affermazioni di un noto allenatore di calcio pescato dagli agenti alla guida mentre telefonava e con patente dimenticata?
Emanuele Cresta Caro Emanuele, nell’ordine: servizi e copertine non si danno «per meriti» (anzi, molto spesso per demeriti, diciamo così); non mi pare che non si sia parlato dell’orrendo delitto di Napoli, ma almeno per quanto ci riguarda cerchiamo di evitare gli aspetti più morbosi delle vicende di cronaca; Massimiliano Allegri ha insultato chi lo multava, ma sa com’è, da quando sta con Ambra Angiolini dev’essere un po’ nervoso...
QUESITI SU BOSSETTI
Caro direttore, sulla colpevolezza o meno di Bossetti vorrei chemi rispondesse a queste domande: 1) perché, se è colpevole, chiede a gran voce la ripetizione del Dna che lo condannerebbe per sempre in caso di esito positivo? 2) Se è stato lui, perché non ha violentato Yara? 3) Siccome credo più ai cani che agli umani e tutti si sono fermati al cantiere, forse il cantiere andava approfondito?
Liù Sabbatini Cara Liù, mi pare che le sue domande contengano già le risposte.
PENSIONI AMARE
Buongiorno direttore, sono un’affezionata lettrice del giornale che dirige. Mi permetto di scrivere perché sono stanca di leggere e di sentire i nostri cari parlamentari che parlano, litigano, promettono di tutto e di più. Do loro atto che qualcosa fanno, ma spesso troppo in fretta e senza calarsi nella realtà. Io ho 66 anni, ho lasciato il lavoro per dieci anni per curare la famiglia, l’ho ripreso a fine Anni 90 e a fine febbraio 2018 andrò in pensione con 37 anni di contributi e con il sistema misto: 14 anni e 10 mesi retributivo e il resto contributivo. Attualmente percepisco 1.550 euro di stipendio. Scopro (conto fatto dal patronato) che percepirò 820 euro netti al mese. Sale tanta rabbia, ma tanta! Un conto è avere davanti una vita che forse ti permette di programmare, un’altra cosa è trovarsi davanti a questa amara realtà. Grazie per l’attenzione. Anita
Cara Anita, le varie riforme pensionistiche degli ultimi due decenni non hanno affatto risolto il problema della crisi dell’Inps, hanno però riservato a tanti, come lei, amare sorprese. Certo, fa specie pensare che intanto i parlamentari non si decidono a tagliare i cosiddetti vitalizi, mentre sopravvivono pensioni d’oro che gridano vendetta al cielo.
«OGGI SCRIVO IO»
Caro direttore, mi piace moltissimo la rubrica, «Oggi scrivo io». Racconti bellissimi scritti da persone come me, non professionisti: bravi! Enrica Manzi
Cara Enrica, in effetti siamo sommersi dai testi dei lettori: continueremo a pubblicarli.