PAOLO VERONESI
È VERO CHE BASTA UN TEST PER SCOPRIRE SE ABBIAMO UN CANCRO?
Al recente Congresso europeo del cancro, ad Amsterdam, alcuni ricercatori britannici hanno presentato un test chiamato “Inside the Breath” con il quale, analizzando il soffio emesso del paziente attraverso lo spirometro, si è in grado di diagnosticare la presenza di un tumore e la sua natura maligna. Unmetodo diagnostico interessante: non invasivo, sfrutta le nanotecnologie, ovvero le tecnologie dell’infinitamente piccolo per individuare i composti biologici del cancro presenti anche in piccolissima quantità nel soffio d’aria del paziente. Come sempre nelle sperimentazioni scientifiche, il test “Dentro il respiro”, che pure ha dato buoni risultati, deve essere ancora validato su un numero ampio di persone prima di entrare nella pratica clinica e si dovrà dimostrare una riduzione della mortalità per tumore in chi fa il test rispetto a chi non lo fa, come avviene per tutti gli esami di screening. In Italia verrà sperimentato all’inizio dell’anno prossimo al Policlinico di Bari, iniziando dagli screening dimassa per il tumore al polmone anche se il test è in grado di riconoscere le presenze cancerogene pure in altri organi: dall’apparato gastrointestinale al sistema nervoso, dell’apparato genitale alla mammella. L’esame, una volta che la sua efficacia verrà confermata dai grandi numeri, potrà diventare una nuova arma nella lotta al tumore, attraverso la strategia fondamentale della prevenzione: permetterà infatti di riconoscerlo quando ancora è nella sua forma piccolissima, quella che solo le nanotecnologie sono in grado di scoprire.